Contatti

Giorgetti in Bocconi: “Il Paese ha bisogno di disciplina, fiscale e monetaria”

, di Barbara Orlando
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, alumnus Bocconi, ha tenuto la prima Lectio Paolo Baffi organizzata dal Centro Baffi dell’Università. Nella sua lezione, un’analisi del rapporto tra debito pubblico ed euro e un richiamo alla necessità di rigore nelle politiche fiscali e monetarie

“Il Paese ha bisogno di disciplina, fiscale e monetaria, per tutelare il valore del risparmio e della moneta”. Con questa affermazione, che richiama direttamente la lezione di Paolo Baffi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dato il segno alla sua Lectio Paolo Baffi all’Università Bocconi. Un ritorno da alumnus che si è trasformato in un’analisi sistematica dei nodi che la finanza pubblica italiana deve sciogliere e delle sfide poste dal contesto europeo e geopolitico.

Il ministro ha ricostruito i passaggi cruciali della storia economica italiana – dal “divorzio” tra Tesoro e Banca d’Italia del 1981, all’ingresso nell’euro, fino alla lunga stagione di eccezionalismo monetario e fiscale – per arrivare a un messaggio di forte attualità: “La disciplina è sempre il risultato dell’intreccio di due elementi: le regole del gioco ed il comportamento dei giocatori”.

Il ministro Giorgetti ha richiamato anche la prospettiva geopolitica che oggi influenza la politica economica sottolineando che “una insufficiente presenza di moneta pubblica, sia nella tradizionale forma del contante, sia come denaro digitale, è un rischio in termini di efficacia delle politiche economiche e di sicurezza nazionale. È interesse di tutti che la soglia di attenzione rimanga alta”.

Concludendo il suo intervento, Giorgetti si è rivolto direttamente agli studenti: “Sono le aule il luogo vero, vivo, in cui il sapere si condivide, e le generazioni si incontrano. Qualunque evoluzione della tecnologia dovrà essere strumento per migliorare la condivisione, mai per surrogarla”.

Il ruolo del Centro Baffi

Il rettore Francesco Billari ha sottolineato il significato della lezione: “La Lectio Paolo Baffi è un’occasione preziosa per stimolare il dibattito tra studiosi, istituzioni e studenti su temi che segnano la vita economica del Paese. La presenza del ministro Giorgetti, alumnus Bocconi, testimonia la tradizione dell’Ateneo nel formare civil servant capaci di assumersi responsabilità pubbliche ai massimi livelli, coniugando preparazione tecnica e servizio al bene comune”.

Massimiliano Marcellino, direttore del Baffi, ha ribadito la centralità della missione del centro: “Il Centro Baffi si configura oggi come uno dei principali poli europei di ricerca applicata in economia, finanza e regolamentazione. Con oltre 150 ricercatori e 16 unità di ricerca, unisce rigore accademico e rilevanza pratica per affrontare le grandi sfide della politica pubblica e della regolamentazione. Una lecture come questa, sul debito pubblico e l’euro, è pienamente in linea con la nostra missione di connettere ricerca accademica, decisioni politiche e implicazioni concrete per l’economia reale”.

La memoria di Paolo Baffi

La giornata è stata anche un’occasione per ricordare la figura di Paolo Baffi, alumnus Bocconi, governatore della Banca d’Italia dal 1975 al 1979, simbolo di indipendenza e rigore tecnico. Economista raffinato, Baffi dedicò la sua carriera alla stabilità della moneta e alla difesa del risparmio, anticipando molti dei dilemmi che ancora oggi caratterizzano la politica monetaria.

A sottolinearlo è stato Donato Masciandaro, presidente onorario del Centro: “Il pensiero e l’esempio di Paolo Baffi restano un punto di riferimento imprescindibile per chiunque si occupi di economia e politiche pubbliche. La Lectio che porta il suo nome non è solo un omaggio, ma un invito a coniugare conoscenza, responsabilità e indipendenza di giudizio”.