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Gian Brizzolara, uno studente Bocconi tra gli Schwarzman Scholars

, di Fabio Todesco
Lo studente del MSc in International Management e' uno dei 142 giovani selezionati tra 4.000 candidati per partecipare al programma alla Tsinghua University

Gian Marco Brizzolara, studente del MSc in International Management della Bocconi, è uno dei 142 studenti selezionati tra oltre 4.000 candidati per partecipare al programma Schwarzman Scholars, un master di un anno in Global Affairs all'Università Tsinghua di Pechino. Stephen A. Schwarzman, Presidente, Ceo e co-fondatore di Blackstone, ha donato personalmente 100 milioni di dollari per avviare il programma e sta conducendo una campagna per raccogliere altri 300 milioni.

Il programma, incentrato sul ruolo della Cina nei trend globali e sulla leadership personale, è insegnato in inglese nel nuovo Schwarzman College, all'interno del campus della Tsinghua University.

La costruzione del nuovo College era sulla bocca di tutti, un paio di anni fa, quando Gian andò a Pechino per incontrare due amici che erano lì per uno scambio. "Ho raccolto qualche informazione e il progetto ha immediatamente attirato la mia attenzione", dice Brizzolara. "Tra qualche anno la Cina supererà gli Stati Uniti ed è essenziale capire bene questo paese".

"Il processo di selezione è stato molto intenso, tanto che ho iniziato a preparare la mia candidatura in aprile. In particolare, la scrittura dei tre saggi ha richiesto molto tempo. Fortunatamente, molti amici, anche alla Bocconi, mi hanno sostenuto. Ho avuto la fortuna di incontrare al Simposio di San Gallo Martina Fuchs, l'unica conduttrice straniera di Cctv, il più grande canale televisivo cinese, che mi ha aiutato con il mio video di candidatura", dice Gian riferendosi alla sua partecipazione, come uno dei selezionati "Leaders of Tomorrow", al 47° Simposio di San Gallo dello scorso maggio.

"Dopo aver presentato la domanda", spiega lo studente, "sono stato invitato a una giornata di colloqui a Singapore. Il fatto che il colloquio si sia svolto di fronte a un panel di 6 intervistatori molto illustri, tra cui leader del mondo degli affari, della diplomazia e delle amministrazioni pubbliche, è stato davvero unico. Ho trovato le domande piuttosto impegnative e stimolanti, tanto da nutrire seri dubbi sulla possibilità di essere ammesso. Così, quando ho ricevuto la buona notizia sono rimasto sorpreso. Sono davvero impaziente di studiare come Schwarzman Scholar dall'anno prossimo. Voglio ringraziare in particolare la Bocconi, che mi offre una formazione e opportunità di livello mondiale, per esempio con la doppia laurea in India che sto attualmente frequentando, il che ha sicuramente aumentato le mie possibilità".