Far piacere il nucleare
Il nucleare, nel nostro paese ancor più che in altri, è una questione di consenso. E di questo, o meglio, di come pensare a una ripresa dello sfruttamento dell'energia atomica in accordo con le comunità locali si discuterà nel corso di un convegno sul tema in programma lunedì 21 giugno in Bocconi ("Energia nucleare e accettazione sociale: la scelta dei siti il vero banco di prova", ore 9,30, aula N01, piazza Sraffa 13). Il convegno è organizzato dal Certet Bocconi e dalla rivista Economia delle fonti di energia e dell'ambiente (Efea).
La legge delega 99 del 2009 ha stabilito i principi generali per la ripresa del nucleare, mentre il decreto legislativo 31 del febbraio 2010 indica le procedure e i criteri per la localizzazione delle centrali e del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ma la nuova legislazione consente di fronteggiare quello che è oggi il problema forse più serio del ricorso alla fonte nucleare, e cioè la sua accettazione sociale? E consentirà la realizzazione del Deposito nazionale e la sistemazione sicura delle scorie radioattive, su cui si focalizzano le preoccupazioni ambientali del pubblico? Di questo discuteranno, tra gli altri, Piero Risoluti, delegato nazionale nel Comitato fissione nucleare della Commissione europea, Rosa Filippini, presidente di Amici della terra, Bruno D'Onghia (Edf Italia), Luigi De Paoli (direttore rivista Efea), Guido Possa, senatore Pdl e presidente della Commissione istruzione e ricerca scientifica, e Federico Testa, deputato e responsabile energia del Pd, membro della Commissione attività produttive.