Ecdl, cosi' la patente ti fa arrivare prima
Gli investimenti informatici consentono alle aziende di ridurre i propri costi e di migliorare la propria redditività solo se combinati con la formazione del personale e la riorganizzazione dei processi.
In Italia, ricerche settoriali (realizzate da SDA Bocconi e Aica, Associazione italiana per l'informatica e il calcolo automatico) hanno misurato l'impatto della formazione informatica nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni. L'obiettivo è quantificare il costo nascosto della decisione di non fare o di minimizzare la formazione informatica.
➜ Il test prima e dopo le lezioni
Che una limitata padronanza dello strumento informatico influenzi l'operatività delle aziende è intuitivo: perdite di tempo nello svolgere le proprie funzioni, errori, attività incomplete o che necessitano più interventi per essere chiuse, richieste di aiuto a colleghi più esperti o a help-desk aziendali, ecc. Tuttavia, appare interessante fare un passaggio ulteriore e tradurre questa ignoranza in indicatori economici, sia a livello aziendale, sia a livello macroeconomico, che permettono così di far emergere il fenomeno in tutta la sua problematicità e dimensione.
La ricerca Aica-SDA Bocconi ha messo a punto un approccio alla stima dei benefici della formazione informatica che ha verificato presso vari settori economici (aziende manifatturiere, banche e servizi finanziari) e istituzionali (pubblica amministrazione centrale e locale).
In sintesi, si sono proposti due test equivalenti per l'Ecdl (la patente informatica europea) a gruppi di utenti di vari settori economici: un test erogato prima di frequentare il corso di formazione e uno al suo termine. Si è così potuto misurare l'impatto della formazione sul tempo di svolgimento dei test e sul punteggio ottenuto da ciascun candidato.
Il confronto tra le performance prima e dopo la formazione è chiaro: nell'ultima edizione del lavoro sulle medie aziende manifatturiere italiane (2014) il miglioramento è del 18% del punteggio e del 2% dei tempi di completamento dei test. In sintesi, meno errori e maggior velocità nell'esecuzione dei compiti.
Il passo successivo è quello di provare a stimare il ritorno della formazione informatica per le aziende e il sistema industriale nel suo complesso.
Pur con tutti i limiti di una simulazione, si può pervenire a dati macroeconomici. Per esempio, l'estensione dei miglioramenti di produttività a tutti gli addetti amministrativi informatizzati delle aziende manifatturiere italiane, consente di quantificare la maggior produttività (minori errori) e la riduzione del tempo perso (vedi tabella in fondo alla pagina).
➜ attenti a pensare sia solo un costo
Come si vede, i valori in gioco sono indubbiamente significativi, e non possono che aumentare quando si passa dall'informatica individuale (il pc) alle applicazioni informatiche critiche per i processi fondamentali del business: la formazione consentirebbe di ridurre le sacche di improduttività e di sottoutilizzo di cui spesso gli utenti e le aziende non sono neppure consapevoli.
Una reale valutazione del ritorno della formazione dovrebbe ovviamente tener conto dei costi della formazione (dalle spese vive alla valorizzazione del tempo lavorativo dedicato), ma anche della durata temporale delle conoscenze acquisite. Infatti, se il potenziale beneficio è già interessante nella simulazione in un dato momento, a maggior ragione merita di essere affrontato considerando che la sua portata non si esaurisce in un singolo periodo.
Vi è inoltre una riflessione meno tangibile, ma altrettanto importante, che concerne le implicazioni soggettive o motivazionali della formazione.
Le ricerche, ma anche l'esperienza diretta lo conferma, hanno rilevato come iniziative volte a proporre temi e strumenti nuovi aumentino la soddisfazione verso il proprio lavoro, consentano di aprirsi a tematiche inesplorate e abbiano ricadute anche sugli interessi personali non lavorativi degli utenti. Quindi, utenti informatici più produttivi e più soddisfatti dell'attività svolta.
Insomma, difficile continuare a immaginare che la formazione sia solo un costo per le aziende.