E jam session fu: una serata di improvvisazione alla residenza Javotte
Musica, improvvisazione e tanto divertimento: questo è stata la jam session di ieri sera organizzata da BSMA –Bocconi Students Music Association- alla Residenza Javotte. "Una sessione di improvvisazione vera e propria in cui i musicisti si incontrano per la prima volta e sfoggiano la loro vena musicale" spiega Gabriele D'Arrigo, presidente dell'associazione. Ieri sera, come di solito accade per le jam session, sono stati scelti dei pezzi per poi cercare di mettere insieme voce e strumenti sul momento: attimi di pura improvvisazione. "Il motivo per cui abbiamo deciso di organizzare delle jam è quello di offrire l'opportunità ai musicisti di incontrarsi ed esprimersi e, nello stesso tempo, di regalare momenti di svago e condivisione a chi non sta suonando ma è appassionato di musica", continua Gabriele. È stato Arthur Khayat, un musicista iscritto al terzo anno del Cleam che sta partecipando alle selezioni di The Voice of France, a occuparsi dell'organizzazione dell'evento e di riunire musicisti e interessati nella residenza Javotte.
È proprio la passione per la musica a dar vita a Bsma, un'organizzazione studentesca nata nel settembre 2014. Le attività principali sono la diffusione di informazioni sul mercato della musica e sulle sue opportunità e il coordinamento di tutte le attività musicali organizzate all'interno dell'Università Bocconi. Gli eventi in programma sono tanti, a novembre per esempio partirà un ciclo di concerti, I'm in Live, dove diverse combinazioni di strumenti si uniranno al Coro Bocconi per dare vita ad alcune esibizioni nell'atrio di via Sarfatti.
Tornando alle jam session, quella di ieri non è stata la prima volta, e non sarà l'ultima, "i partecipanti erano davvero entusiasti: ci hanno addirittura chiesto di organizzare una jam al mese e noi ci attiveremo per cercare di accontentarli", conclude il presidente dell'associazione.