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Con una falsa recensione venderai di piu'

, di Marco Ottaviani - professore ordinario di economia politica alla Bocconi
Un'analisi dei dati delle piu' popolari librerie in rete mostra che i punteggi attribuiti dagli utenti hanno un effetto economico. Ed e' facile influenzare i giudizi sui libri meno commentati

Chi non ha mai consultato recensioni online prima di andare al ristorante, prenotare un albergo o comprare un libro? Le recensioni di prodotti e servizi generate direttamente dagli utenti giocano un ruolo fondamentale nel business model di piattaforme di acquisto online come eBay.com e Amazon.com. Spesso i consumatori apprezzano di più le informazioni trasmesse dai pari di quelle generate dai canali tradizionali della pubblicità o della critica specializzata.
Per verificare in che modo i venditori traggono beneficio delle recensioni online, Andrea Vittadini, recente laureato ESS, ha raccolto e analizzato dati su un campione di libri venduti su Amazon.com e Barnesandnoble.com. Il numero di copie vendute su un sito aumenta, rispetto al numero di copie vendute dall'altro sito, quando il numero di recensioni è maggiore, la valutazione media è più alta e le recensioni positive sono più dettagliate.
Sfruttando la peculiarità delle valutazioni di Amazon.com si può indagare più a fondo.

Ogni consumatore può assegnare da una a cinque stelle a un prodotto. La media delle valutazioni (o rating) dei recensori, arrotondata alla mezza stella più vicina, viene infine mostrata accanto al prodotto. Lo scatto in aumento di mezza stella avviene quando si supera la soglia del .25 o del .75. Ad esempio, un libro con valutazione media 4.74 mostrerà 4 stelle e mezzo; un libro con 4.76 ne mostrerà 5. Considerando solamente Amazon.com, i dati mostrano come una mezza stella aggiuntiva nella valutazione media abbia un effetto positivo e significativo sulle vendite. Sembra dunque che il sistema delle recensioni online possa giovare a tutti.
Eppure, ogniqualvolta la rete offre opportunità di progresso, bisogna fare attenzione all'altra faccia della medaglia. Dato l'effetto positivo sulle vendite, così come la facilità di pubblicare recensioni anonime, non dovrebbe esistere un incentivo a falsificarle per ottenere maggiori profitti?
Per rispondere a questa domanda verifichiamo se la frequenza dei rating dei libri sia continua attorno alle soglie che permettono di scattare in avanti di mezza stella. Questo test, quando esaminiamo solamente libri con meno di 50 recensioni, mostra come la probabilità di osservare una valutazione media leggermente sopra delle soglie critiche sia sistematicamente maggiore rispetto alla probabilità di osservare un rating medio immediatamente sotto, come si vede dal grafico.

In parole povere, sembra proprio che ci siano "troppe" recensioni appena sopra la soglia che determina l'aumento di mezza stella. Queste recensioni anomale permettono di ottenere mezza stella addizionale e dunque vendere più copie.
Il fatto che ciò avvenga solo quando il numero di recensioni è ridotto, ma non quando ce ne sono più di 50, è facilmente spiegabile. Intuitivamente dovrebbe essere relativamente facile manipolare il rating di un libro con poche recensioni chiedendo ad amici e parenti di valutarlo positivamente. Molto più costoso è chiedere a qualcuno di scrivere decine e decine di recensioni originali che non vengano filtrate dal sistema anti-spam di Amazon.