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C'e' chi dice no. Ai raccomandati

, di Davide Ripamonti
Il vizio italiano della raccomandazione raccontato in un film con Argentero e Cortellesi, in programma lunedì 9, alle 12, in aula Perego

Il dramma del precariato è uno dei filoni più ricorrenti del recente cinema italiano. Lo hanno trattato registi come Paolo Virzì, in Tutta la vita davanti, e Massimo Venier con Generazione 1000 euro, lo fa, ma con una importante variante, anche Giambattista Avellino con C'è chi dice no, uscito nelle sale lo scorso aprile e in programma per gli studenti della Bocconi lunedì 9 maggio, alle 12, in aula Perego, su iniziativa dell'associazione studentesca Bocconi Lab – Alleanza Liberale.

La novità, nel film di Avellino, è che i protagonisti, tre ex compagni di scuola che si ritrovano dopo vent'anni, Luca Argentero, Paola Cortellesi e Paolo Ruffini, tre giovani che stanno per ottenere l'agognato posto fisso e che, puntualmente, vengono scavalcati da altrettanti raccomandati di ferro, questa volta non ci stanno. E reagiscono, finendo, dopo una lunga serie di peripezie, ad avere la meglio sugli sponsorizzati "figli di".
Una commedia brillante e amara che pone l'accento su una distorsione, quella della raccomandazione, drammaticamente italiana. L'ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti.