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Aziende innovative, quale futuro in Italia?

, di Davide Ripamonti
Di start up e prospettive si discuterà mercoledì 26 febbraio in un incontro organizzato da B.lab

Quali sono le condizioni attuali per lo sviluppo di imprese high-tech in Italia? Quali sono i limiti del quadro economico e istituzionale? Quali sono le prospettive per chi vuole avviare o investire in una start up del settore tecnologico? Partendo da questi interrogativi, quanto mai d'attualità in un momento particolarmente difficile per chi si appresta ad affacciarsi al mondo del lavoro, l'associazione B.lab dell'Università Bocconi ha promosso l'incontro Business Tech e Open Society, in programma il 26 febbraio, alle 17,30, nell'aula N21 della Bocconi, per discutere delle aziende innovative in Italia e della loro possibilità di affermazione. "L'iniziativa, oltre a fornire un'analisi quanto più completa possibile del contesto da più punti di vista", spiega Alessandro Sbrizzi, rappresentante degli studenti nel Consiglio d'amministrazione dell'Università, "serve anche per consigliare e stimolare gli studenti a intraprendere questo percorso, evidenziando quali siano le opportunità ma anche le criticità".

All'incontro, organizzato in collaborazione con Alberto Dell'Acqua, docente di finanza aziendale all'Università Bocconi e alla SDA, parteciperanno anche Roberto Zanco, investment director di Red Seed, fondo specializzato nel seed financing, Giacomo Biraghi, responsabile del progetto Start up Expo 2015, Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e vicepresidente Anci, Alessandro Fusacchia, consigliere presso il ministero Affari esteri."L'evento è un'occasione unica per confrontarsi con alcuni interlocutori a stretto contatto con il settore high tech, a livello istutizionale, manageriale e finanziario", spiega Dell'Acqua, "che possono aiutare gli studenti a comprendere le opportunità odierne e gli sviluppi futuri di questo settore, anche al fine di disegnare al meglio il proprio futuro percorso professionale e di vita".