Anche la Bocconi nell'Universita' del volontariato
Per dare sistematicità e metodo a un'esigenza che sorge spontanea è nata, promossa e organizzata da Ciessevi (Centro servizi per il volontariato) con la collaborazione delle università milanesi Bocconi, Cattolica, Statale e Iulm, la prima Università del volontariato. L'iniziativa, che prende il via a novembre ed è riservata a 20 studenti iscritti all'anno accademico 2012-2013, consisterà in tre corsi obbligatori, in tre specialistici scelti tra oltre 50 disponibili e in uno stage in un'associazione non profit di Milano e provincia. "Il volontariato è una risorsa economica importante per il paese e in molti casi sostituisce la pubblica amministrazione in servizi per il welfare", dice Giorgio Fiorentini, docente del Dipartimento di analisi delle politiche di management pubblico dell'Università Bocconi e responsabile scientifico del Master in management delle aziende cooperative e imprese sociali non profit, che con Francesca Calò terrà alcuni corsi della neonata università.
"L'Università del volontariato, consapevole che non è più sufficiente la buona volontà per operare con obiettivi di lungo termine", continua il docente, "ha chiesto alla Bocconi, e in particolare al Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale (Cergas), di presidiare le tematiche di management e gestione, che da 30 anni insegniamo in corsi e master appositi. Siamo infatti convinti che le associazioni di volontariato siano assimilabili ad aziende non profit, anche se i volontari faticano a entrare nella dimensione di azienda".
L'iniziativa rientra nell'ambito di Bocconi sociale, il progetto che mira a contribuire, attraverso varie iniziative, allo sviluppo personale degli studenti e della comunità Bocconi e alla valorizzazione del capitale morale e sociale del nostro paese.