Aids e prevenzione in Bocconi
La lettera della studentessa bocconiana malata di Aids pubblicata dal Corriere della Sera a inizio gennaio ha scosso Milano, una città che, con oltre 22 mila sieropositivi sui circa 60 mila a livello nazionale, è tra le più colpite in Italia.
"Hiv e Aids: rischi e prevenzioni" è il titolo del convegno in programma martedì 4 maggio, alle 12,30 in Aula Manfredini, moderato da Giorgio Fiorentini, docente di economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche alla Bocconi, alla presenza di don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità Exodus per il recupero dei tossicodipendenti, Massimo Oldrini, presidente della Lega italiana per la lotta contro l'Aids-Milano, Francesco Longo, direttore del Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale (Cergas) della Bocconi, Isabella Soscia, docente dell'area marketing della Sda Bocconi.
"Il convegno vuole porre l'accento sul fatto che l'Hiv non è più, come si riteneva un tempo", spiega Antonio Walter Rauti, del gruppo studentesco B.Lab-Alleanza liberale che, in collaborazione con Alternativa democratica e il Cergas Bocconi, ha organizzato l'evento, "un flagello che colpisce solo determinate categorie 'a rischio', ma ciascuno di noi è potenzialmente esposto al contagio. Il prof. Longo fornirà dati molto significativi a questo riguardo".