
AdaptAction: entrare nel futuro per agire sul presente
“Io cosa posso fare?” È da questa domanda, semplice ma cruciale, che prende le mosse AdaptAction – Connecting Solutions for Climate Change, il progetto di divulgazione interattiva ideato dall’Università Bocconi in occasione di Meet Me Tonight 2025 (26/27 settembre). Un’iniziativa che non si limita a spiegare il cambiamento climatico, ma invita i visitatori a diventare parte attiva della transizione ecologica, mescolando dati, tecnologia, immaginazione e ricerca.
L’allestimento, curato in collaborazione con Logotel, si articola in uno spazio fisico e digitale accessibile a tutti – adulti, ragazzi e bambini – e propone un’esperienza dinamica di circa 15-20 minuti, basata su un’interazione continua tra utente e contenuti. La piattaforma online, realizzata per l’occasione, resterà attiva anche dopo l’evento, per mantenere vivo il confronto e il coinvolgimento del pubblico.
“Con AdaptAction vogliamo costruire un ponte tra ricerca e cittadini. La scienza ha un ruolo fondamentale nell’aiutare la società a comprendere la complessità del cambiamento climatico, ma solo se riesce a parlarsi con le persone in modo nuovo, empatico e coinvolgente. Questo è il nostro obiettivo” spiega Elena Carletti, prorettrice alla Ricerca dell’Università Bocconi.
Scenari aperti e profili climatici
Il cuore del percorso sono 12 scenari futuri con finale aperto, ispirati alle ricerche di docenti Bocconi attivi in ambiti diversi ma interconnessi: città, agricoltura, cooperazione internazionale, impatti ambientali. A ciascuno scenario corrispondono una serie di scelte: rispondendo, il visitatore costruisce il proprio “profilo climatico” – Alfiere del cambiamento, Realista sostenibile, Analista consapevole o Custode del quotidiano – che sintetizza il suo approccio ai temi ambientali, tra consapevolezza e attitudine all’azione.
In un tempo in cui i dati sembrano parlare chiaro ma l’inazione globale resta prevalente, AdaptAction tenta una via nuova: non l’allarmismo, ma la motivazione al cambiamento attraverso l’esperienza. Non l’ennesima mostra educativa, ma un laboratorio narrativo in cui il visitatore è protagonista, chiamato a esplorare connessioni e responsabilità.
Le domande dei ricercatori
A stimolare il confronto sono le domande – dirette, talvolta provocatorie – poste dai ricercatori e dalle ricercatrici della Bocconi, il cui lavoro alimenta le fondamenta scientifiche del progetto:
- Valentina Bosetti, esperta di economia del cambiamento climatico, ci guida nella comprensione degli strumenti per misurare costi e benefici delle politiche ambientali.
- Gianmarco Ottaviano, con una prospettiva macroeconomica, riflette su come costruire filiere globali più giuste e sostenibili.
- Edoardo Croci e i ricercatori del SURLab Bocconi ci portano nel cuore delle città di domani, tra rigenerazione e soluzioni basate sulla natura.
- Vitaliano Fiorillo con il tean dell’AgriBusiness Lab si concentrano sull’agricoltura rigenerativa e su come ripensare il valore creato da un’impresa agricola oltre il profitto economico.
- Fabrizio Zerbini e il Mobius Lab, infine, esplorano l’immaginario e le aspettative della Generazione Z sulla mobilità urbana, disegnando scenari senza auto private in superficie.
Quattro aree tematiche per moltiplicare le connessioni
AdaptAction è strutturato attorno a quattro macro-temi, che permettono di costruire percorsi personalizzati e interconnessi: Città (come ridisegnare gli spazi urbani per adattarsi al clima che cambia?); Agricoltura (come trasformare una delle filiere più impattanti in risorsa per la mitigazione?) Sinergie (quali strategie multilaterali per una transizione condivisa?) e Impatti (come misurare in modo efficace gli effetti – positivi o negativi – delle nostre scelte?).
Attraverso QR code e smartphone (o direttamente dalla piattaforma), i visitatori di Meet me Tonight navigano tra contenuti, dati, immagini e riflessioni. Al termine dell’esperienza, ricevono un piccolo “seme del cambiamento”: un gadget fisico da piantare, simbolo concreto dell’azione che parte da ognuno di noi.
Un progetto che continua
L’ambizione di AdaptAction è chiara: andare oltre l’evento, creando una piattaforma di dialogo tra università e cittadini e istituzioni. Perché il cambiamento climatico è già qui, e affrontarlo richiede consapevolezza, conoscenza e soprattutto partecipazione. Non c’è più tempo per aspettare che lo faccia qualcun altro. Come ricorda la domanda iniziale, che risuona come un invito personale: “Io cosa posso fare?” La risposta, con AdaptAction, inizia da qui.