Contatti

Viaggiare, il primo comandamento

, di Andrea Celauro
Viaggi e letture: così si impara a conoscere il settore

Viaggiare, ecco il vero consiglio per chi vuole dedicarsi all’economia del settore turistico. “Vedere con i proprio occhi i luoghi dei quali si legge”, precisa Magda Antonioli, direttore del master in Economia del turismo della Bocconi. “E poi essere umili: spesso, per quanto riguarda la gestione del settore, ci siamo arroccati su posizioni di superbia, ritenendo che non ci fosse niente da migliorare”.

Tra le letture consigliate, Antonioli cita The competitive destination – A sustainable turism perspective, di J. R. Brent Ritchie e Geoffrey Crouch. “E’ un testo molto utile per capire quali sono i fattori che rendono competitiva una destinazione turistica e dimostra come la sostenibilità sia uno degli elementi fondamentali che ne determinano il successo”.

Nel bagaglio culturale del futuro economista del turismo non devono poi mancare i classici, e in particolare gli autori che più di altri hanno posto l’accento sul territorio (uno per tutti, Pirandello), ma anche scrittori più recenti come Italo Calvino e Milan Kundera.

Se si parla di viaggi, però, non si può non citare chi del ritratto degli italiani all’estero ha fatto la sua missione di vita: “Beppe Severgnini. I suoi libri, come l’ultimo La testa degli italiani, sono un utile e divertente modo per capire come siamo e come siamo visti dall’estero”.