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Un paper che fa girare il mondo

, di Susanna Della Vedova
A Vancouver per uno scambio universitario, il bocconiano Nicolò è volato a Abu Dhabi grazie all'Education without borders 2007. Ma nel suo futuro di studente-viaggiatore ci sarà il Terzo Mondo

Tutto ha avuto inizio per caso. O meglio, un'idea già c'era ed era non tornare in Italia se non per cambiare valigia e ripartire subito. Così Nicolò Andreula, studente dell'ultimo anno del triennio Discipline economiche e sociali in Bocconi, capelli ricci e sguardo vispo, facendo leva sulle proprie conoscenze linguistiche si è messo a smanettare sul Pc per trovare quella che lui definisce la prossima meta del suo viaggio istruttivo. Ma procediamo con ordine. Nicolò si trovava a Vancouver per uno scambio di studio. Si profilava il rientro a Milano, ma la voglia di "vivere sul campo" non si era ancora saziata. A scarseggiare però incominciavano ad essere i soldi. "Mi sono iscritto a economia politica, e non avrei fatto altro, perché il business mi interessa poco" racconta Nicolò, "lo scopo era quello di studiare le politiche e quindi le strategie di miglioramento dei paesi in via di sviluppo, non solo sui libri, ma toccando con mano". Fu così che incappò sul sito dell'Education without borders 2007, la conferenza internazionale che ogni anno vede a raccolta studenti di tutto il mondo. Per parteciparvi era necessario redigere un paper che se selezionato dava la possibilità di partecipare alla conferenza interamente spesati dall'organizzazione.

"Istituzioni e incentivi per la crescita", era il nome del suo elaborato che, come vuole sottolineare Nicolò, riuscì in breve tempo a preparare anche grazie all'aiuto di docenti canadesi e soprattutto di amici che sparsi in tutto il mondo gli fecero da traduttori.

Il suo paper, che nei contenuti analizzava l'uso di Internet per aumentare il capitale sociale e la cooperazione nei Paesi in via di sviluppo, venne giudicato positivamente così il 24 febbraio Nicolò partì alla volta di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per presentarlo davanti alla conferenza organizzata dal College of Higher Eucation.

"E' stata una esperienza fantastica dal punto di vista umano", continua Nicolò, "oltre alle conferenze interessanti per gli interventi autorevoli, tra i quali premi nobel, come Yunus e Rita Levi Montalcini, mi ricordo con interesse le discussioni tra noi studenti su temi di sviluppo, di sinergie, di intervento. Diverso è leggere sui libri rispetto a parlare con chi i problemi li vive sulla propria pelle".

Ma un viaggio tira l'altro, e così Nicolò ha partecipato ad una simulazione delle Nazioni Unite a New York, dove ha vinto i premio come Best delegate in Committee, e attualmente si trova a Berlino dove sta partecipando al G8 degli studenti universitari.

Il futuro? A breve la partecipazione, se accetteranno la candidatura, ad un programma di volontariato in un Paese del terzo mondo, poi un nuovo viaggio, ma da dottore.