Sette lingue e una canzone per unire e ricordare
Quando Chris Cendana, un giovane cantautore in cerca di consacrazione tra MySpace e YouTube, ha lanciato un concorso per la miglior cover di un suo brano non immaginava che, ascoltandone una interpretata da studenti della Bocconi provenienti da tutto il mondo, avrebbe pianto.
Brett Randell, un ventenne americano in scambio alla Bocconi che a sua volta nutre aspirazioni da cantautore, ha avuto l'idea di far tradurre spezzoni di When the lights burn out dagli amici che frequenta in università. Isabel e Alessa, brasiliane, ne hanno trasposta una parte in portoghese, Tim in olandese, Gianandrea, compagno di stanza di Brett, in italiano, Dean, neozelandese, nella lingua dei maori, Brittany, americana dell'Arizona, in spagnolo, Adi, un olandese di genitori bosniaci, in serbo-croato, mentre Brett, Chris e Kelly si sono riservati degli spezzoni in inglese.
Adi, Brett, Chris e Nathan |
I dieci amici si sono incontrati a casa di Brett e Gianandrea e, con la regia di Nathan, un altro americano, hanno girato il filmato messo su YouTube, in cui ciascuno canta un brano della canzone nella propria lingua. Sullo sfondo una cartina di Milano, che ricorderà a tutti il luogo di quest'esperienza, mentre alcuni di loro indossano vestiti o accessori che, in modo moderno e ben distante da ogni folclore, ricordano la loro nazionalità.
Che una canzone sull'allontanamento e il riavvicinamento di due amanti (o due amici, entrambe le interpretazioni sono lecite) possa unire tanta gente di origine tanto diversa non può che emozionare il suo autore, che infatti ha confessato la sua commozione a Brett. Che l'incontro di tante culture avvenga alla Bocconi è un indice davvero originale dell'internazionalizzazione dell'Ateneo.
Gli stranieri del gruppo sono a Milano per uno scambio semestrale, iniziato a gennaio, che si concluderà a giugno. Chris era già stato in Italia e aveva cominciato a studiarne la lingua, mentre la madre di Brett, a sua volta, ha studiato a Firenze. Nathan sostiene che la Bocconi è l'università più prestigiosa tra quelle con cui la sua ha programmi di scambio, mentre Adi ha scelto l'Italia "per le donne, naturalmente".
Brett, che ha alle spalle anni di studio della chitarra, aveva abbandonato lo strumento appena entrato nell'adolescenza, ma otto mesi fa, per il suo ventesimo compleanno, i suoi genitori gliene hanno regalata una e di lì la passione si è riaccesa, come testimoniano il suo sito internet e la sua pagina di MySpace, che comprende anche i brani di un ep autoprodotto. Per le prossime settimane, è riuscito anche a procurarsi qualche serata alla chitarra in alcuni locali milanesi.
È stato Chris, chitarrista della cover pur avendo cominciato a suonare lo strumento solo da un anno, a segnalare a Brett un video di Cendana su YouTube. Il brano è piaciuto, così i ragazzi ne hanno ascoltati altri e, dice Brett, "When the lights burn out è una di quelle canzoni che non ti escono più dalla testa. Quando Cendana ha lanciato il suo concorso, è stato naturale pensare a questo pezzo". Brett ha voluto, però, che ciascuno degli amici portasse qualcosa di suo, con l'interpretazione in lingua, e che Nathan, che aveva qualche esperienza di video didattico all'università, facesse da regista. "Suono anch'io la chitarra", spiega il film-maker, "ma l'ho lasciata negli Stati Uniti".
"Nel tradurre bisogna stare attenti a mantenere il ritmo, il flusso delle parole, così abbiamo dovuto apportare qualche piccola modifica", racconta Adi, che nel video canta in serbo-croato e, nel resto della vita, in qualsiasi lingua, "ma solo sotto la doccia".
"In questo processo di collaborazione", sostiene Brett, "una canzone che già può avere un significato per chiunque ne ha acquisito uno nuovo per tutti noi, che tra poche settimane ci lasceremo".
Il video non ha subito nessun tipo di montaggio, solo l'editing necessario a sovrapporre i nomi dei cantanti. "Lo abbiamo girato quattro volte e abbiamo scelto la versione migliore", racconta Nathan. I dieci giovani si sono disposti su un lungo divano seguendo l'ordine delle strofe tradotte, per non costringere la videocamera a movimenti troppo ampi, con la sola eccezione di Brett, che compare all'inizio da un lato, per ricomparire, dopo avere strisciato sotto al videocamera, dall'altro.
Se dovessero vincere il concorso, ai giovani andrebbe un iPod nano. "Non potevo farmi sfuggire l'occasione", dice Brett, "dopo che ho perso il mio mentre ero ad Amsterdam proprio con questi amici".