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Ricerchi oggi, ti pago domani. E il vaccino va

, di Fabrizio Tediosi - research fellow del Cergas Bocconi, il Centro di ricerca Bocconi sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale
Salute e povertà. I nuovi strumenti che consentono di finanziare lo sviluppo di prodotti per i pvs

I vaccini inclusi nei programmi di immunizzazione sono in genere molto efficienti poiché, a fronte di costi contenuti, consentono benefici sanitari elevati. Non esistono, tuttavia, vaccini efficaci per molte patologie che colpiscono le popolazioni dei paesi poveri; inoltre, spesso, anche i vaccini disponibili arrivano in questi paesi con molti anni di ritardo e rimangono sotto-utilizzati per lunghi periodi. Sono quindi necessari strumenti in grado di generare risorse aggiuntive, nonché maggiormente prevedibili nel tempo, per incentivare la ricerca e sviluppo di vaccini adatti ai bisogni dei paesi poveri e per favorirne la diffusione.

In seguito alla nascita, nel 2000, della Global alliance for vaccines and immunizations (Gavi), un partenariato globale con l'obiettivo di aumentare l'accesso ai vaccini nei paesi più poveri (pil pro capite inferiore a 1.000 dollari), sono stati lanciati due strumenti innovativi interessanti. Il primo, la International finance facility for immunization (Iffim), è un meccanismo di finanziamento basato sull'emissione di titoli di credito sui mercati finanziari internazionali, garantiti dai governi di alcuni paesi donatori che si sono impegnati a rimborsarli nell'arco di un ventennio. Le risorse generate con questo meccanismo sono immediatamente investite nei programmi di immunizzazione dei paesi sostenuti da Gavi. Dalla sua istituzione, nel 2006, l'Iffim ha ottenuto risultati importanti, raccogliendo quasi 2 miliardi di dollari sui mercati finanziari. Il secondo, l'Advance market committment (Amc), ha l'obiettivo di incentivare il settore privato a sviluppare e produrre vaccini adatti ai bisogni dei paesi poveri. Si tratta di un meccanismo con il quale i paesi donatori si impegnano a finanziare l'acquisto futuro, a un prezzo e per un periodo predeterminato, di un eventuale nuovo vaccino, con caratteristiche predefinite ed appropriate per essere efficace nei paesi poveri. Il produttore beneficiario dell'Amc è anche tenuto a continuare a fornire il vaccino a un prezzo (predeterminato) considerato sostenibile, per un certo periodo successivo. Un progetto pilota di Amc è stato lanciato all'inizio dell'anno per i vaccini antipneumococco (responsabile di circa 700 mila-1 milione di decessi di bambini all'anno, di cui il 90% nei paesi poveri), con il contributo di 1,5 miliardi di dollari dei governi di alcuni paesi (fra cui l'Italia) e della Fondazione Bill and Melinda Gates. L'Amc è un meccanismo attraente perché direttamente legato ai risultati (è una promessa di finanziamento futura di un vaccino che soddisfa caratteristiche predefinite), e perché si propone di incentivare il settore privato, creando un mercato per prodotti necessari per i paesi poveri. È anche attraente, come l'Iffim, per i governi dei paesi donatori poiché costituisce un impegno per un ipotetico finanziamento futuro, che non grava immediatamente sui conti della finanza pubblica di questi paesi. Si tratta, tuttavia, di un meccanismo molto complesso sulla cui efficacia permangono dubbi. Il mercato dei vaccini è poco competitivo, con pochi produttori, in cui in genere c'è un passaggio completo della domanda dai vaccini esistenti a quelli terapeuticamente superiori. In tale contesto, è, ad esempio, molto difficile stabilire in anticipo qual è il prezzo giusto di lungo periodo di un vaccino non ancora disponibile. È, inoltre, impossibile prevedere se i finanziamenti per l'Amc per i vaccini antipneumococco andranno solo alle due multinazionali (GlaxoSmithKline e Wyeth) che stanno sviluppando questi vaccini, oppure anche ad eventuali produttori di paesi poveri, senza i quali difficilmente i prezzi dei vaccini diminuiranno nel medio periodo in modo tale da renderli abbordabili per i paesi poveri. Se l'Iffim sembra una novità decisamente positiva per favorire l'accesso ai vaccini nei paesi poveri, l'Amc convince meno e andrà comunque attentamente valutato prima di proporne l'estensione ad altri vaccini.