Questo successo e' proprio una catena
Date la struttura e la complessità del sistema moda, dovute a una serie di fattori come l'aumento della pressione competitiva determinato dalla globalizzazione, la creazione di nuovi segmenti di mercato e l'introduzione di innovative modalità di commercio al dettaglio, un'appropriata gestione della supply chain potrebbe rappresentare una fonte di vantaggio competitivo sia per le singole imprese del sistema moda, così come per l'intero sistema produttivo e distributivo.
Ai giorni nostri, nonostante l'attenzione rivolta alle nuove tecnologie e alla necessità di migliorare l'efficienza e la reattività della catena di distribuzione sia piuttosto alta, in molti casi le prestazioni di tale catena in un'azienda non sono così elevate ed errori nella sua gestione sono piuttosto frequenti. Già dalla fine degli anni Novanta, parecchi autori sostenevano che tale fenomeno è dovuto alla discrepanza tra le tipologie di prodotti realizzati da un'impresa e le strategie di supply chain management adottate. Sulla base di diversi aspetti, tra cui il ciclo di vita del prodotto, il grado di prevedibilità della domanda, la varietà, i lead time e i livelli di servizio, i prodotti possono essere classificati in due categorie principali: "prodotti funzionali" o "prodotti innovativi". Nel primo caso, la strategia di supply chain che andrebbe adottata è definita phisically efficient e prevede che i processi siano focalizzati a soddisfare una domanda prevedibile in modo efficiente e al minor costo possibile. Viceversa, la supply chain dei prodotti innovativi è definita market-responsive, ed è finalizzata a fornire una risposta rapida ad una domanda imprevedibile. In generale, ad una prima analisi, le aziende che realizzano prodotti fashion, caratterizzati, quindi, da una domanda altamente volatile, potrebbero essere più orientate all'adozione di una supply chain market-responsive che le renda in grado di adattarsi velocemente e in modo efficace ai cambiamenti della domanda. È da notare come una domanda altamente volatile comporti un rischio più elevato di previsioni inesatte. Un modo per affrontare l'incertezza della domanda non consiste solo nel migliorarne la qualità della previsione, ma anche nel ridurre i lead-time. Infatti, tempi 'di attraversamento' più brevi implicano che l'orizzonte di previsione sarà inferiore e di conseguenza il rischio di errore sarà più basso. Nel settore della moda è possibile introdurre il concetto di "lead time gap". Tale gap consiste nel fatto che il tempo necessario a realizzare (fase di acquisto materia prima e semicomponenti e fase di trasformazione) e distribuire un prodotto è di norma maggiore del tempo che un cliente è disposto ad aspettare. Convenzionalmente questo gap era colmato da uno stock di prodotti realizzati su previsione. Il problema per le aziende della moda però è rappresentato dal fatto che a magazzino spesso si trovano prodotti di taglia, colore o stile diverso da quello richiesto dal cliente. L'obiettivo di una logistica efficace, che sta alla base dei una supply chain reattiva, è ridurre, se non addirittura colmare, questo gap. La possibilità di vedere la domanda reale lungo tutta la supply chain e la possibilità di fare affidamento su un flusso di informazioni efficiente e affidabile sono due condizioni essenziali per le aziende demand driven, come le aziende della moda, per ridurre o addirittura azzerare il lead time gap. La natura volatile del settore, che in alcuni casi è totalmente guidato dalle previsioni, e la necessità di rispondere a un modello di domanda articolato e complesso, può nascondere molti rischi, come ad esempio livelli di stock disequilibrati lungo tutta la filiera, e tali rischi possono essere minimizzati grazie ad un'integrazione del flusso informativo da monte a valle e ad un corretto presidio dell'intera supply chain.