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Provasoli: autonomia e flessibilità per rispondere alle sfide globali

, di Anna Boccassini
Il Rettore all'inaugurazione dell'anno accademico 2005/2006 in Bocconi

"Le Università sono certamente il motore più rilevante dell'"economia della conoscenza", e la ricerca universitaria costituisce tuttora lo strumento più importante per la riproduzione sociale della conoscenza e per il suo trasferimento da una generazione all'altra. Ma le nostre Università, oggi, sono in grado di tenere il passo con le esigenze del mondo in rapido cambiamento?"

Secondo il Rettore della Bocconi Angelo Provasoli, la globalizzazione ha sulle università un impatto ancora più intenso che sulle imprese. Se le università americane sembrano occupare una posizione irraggiungibile (vi lavora il 70% dei premi nobel di tutto il mondo), altri attori, come India, Cina e altri paesi emergenti, si preparano a svolgere un ruolo di primo piano sulla scena mondiale, investendo grandi risorse sulle proprie università.

In un contesto di sempre più accentuata competizione, in molti paesi europei l'università si trova stretta tra scarsezza delle risorse da un lato, e rigidità delle regole dall'altro.

"La riforma dell'Università italiana, iniziata alcuni anni fa a seguito degli accordi di Bologna, ha fatto molti passi avanti, alcuni assai meritevoli. Sappiamo tuttavia bene quanti altri passi verso una vera competizione e trasparenza non sia stato possibile fare a motivo delle vischiosità che le intenzioni riformatrici hanno incontrato sul loro percorso" ha osservato il Rettore.

È in questo contesto che la Bocconi ha deciso di riesaminare il modo di vedere i compiti dell'Università nel mutato contesto, le aspettative degli studenti e quelle delle aziende in cui questi si troveranno a lavorare, le prospettive della competizione tra università, gli elementi di cui oggi è necessario disporre per competere. Si è così giunti alla definizione del Piano decennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel maggio scorso.

"Obiettivo generale del Piano" ha spiegato Provasoli "è fare dell'Università Bocconi una delle migliori Università europee nel campo della ricerca e della formazione". La Bocconi deve essere nelle condizioni di competere alla pari con le altre università di livello internazionale. Un processo di cambiamento che deve poter produrre benefici anche per il paese e per tutto il sistema universitario.

La realizzazione dell'obiettivo esige interventi coordinati e simultanei sulle componenti rilevanti del sistema: la faculty, l'offerta formativa, la ricerca, la popolazione studentesca.

Faculty. Gli interventi, cruciali per il buon esito dell'iniziativa, hanno lo scopo di conseguire obiettivi di eccellenza sia nella didattica sia nella ricerca, nel confronto con le migliori esperienze internazionali. La dimensione complessiva e la composizione della faculty dovranno essere quindi accresciute ed allineate alle nuove esigenze di orientamento internazionale dei contenuti e di crescente impegno nella ricerca. Il Piano prevede inoltre, entro i prossimi quattro anni, la presenza stabile di circa 50 docenti reclutati sul job market internazionale.

Offerta formativa. Sono previste profonde modifiche a diversi livelli: lauree triennali e biennali, Master e PhD. Il cambiamento intende rispondere con chiarezza alle nuove richieste poste dal mercato del lavoro e tiene anche conto dei nuovi orientamenti contenuti nella riforma dell'Università. Gli interventi si fondano sul presupposto che il quadro nazionale assicuri una maggiore flessibilità nel disegno dei piani studio e che si verifichi una crescente mobilità degli studenti in ambito europeo, particolarmente nei segmenti graduate (lauree specialistiche biennali, corsi master pre e post esperienza, corsi PhD). A livello di lauree triennali l'offerta Bocconi si configurerà con una struttura relativamente compatta, finalizzata a conferire agli studenti una solida e riconoscibile formazione che rafforzi le conoscenze metodologiche di base e assicuri adeguata flessibilità mentale. Su questo segmento formativo si innesteranno i percorsi di livello superiore: lauree biennali, destinate prioritariamente a laureati triennali in economia, master universitari, il cui target è composto soprattutto da laureati in discipline diverse dall'economia, PhD, mirati a formare giovani destinati ad alimentare in prevalenza il mercato internazionale della ricerca. Il segmento graduate continuerà ad essere inoltre fortemente rappresentato anche dai programmi post-esperienza della SDA Bocconi School of Management.

Ricerca. La Bocconi mira a rafforzare la propria presenza nei circuiti scientifici internazionali. Il Piano prevede interventi diretti a orientare le politiche generali della ricerca, definire le linee di fondo dei sistemi di valutazione e dei collegati meccanismi di incentivazione. Il settore della ricerca verrà sempre più orientato dal necessario confronto con benchmark europei e internazionali.

Popolazione studentesca Il Piano intende favorire la partecipazione dei giovani migliori, con attitudini e motivazioni adeguate, offrire sostegno finanziario ai meritevoli sprovvisti di risorse, e introdurre procedure di selezione coerenti con i migliori standard internazionali. A partire dal prossimo anno accademico la Bocconi si è posta l'obiettivo di raccordare più efficacemente il numero dei laureati triennali al numero degli accessi alle lauree specialistiche, riducendo il numero degli iscritti ai trienni fino a 2510 e fissando in 2000 i posti disponibili nei bienni. Un provvedimento che ha lo scopo di favorire la concreta realizzazione della politica di apertura dei bienni ai migliori laureati triennali di altre università italiane ed estere.

Profondi, inoltre, continuano a essere anche gli investimenti infrastrutturali. Per la primavera del 2007 è prevista l'ultimazione dell'immobile di via Roentgen, che permetterà di riunire i docenti, i ricercatori e i centri di ricerca in un unico Campus. Grazie a un recente "piano case" varato dal Comune di Milano, riguardante anche i pensionati universitari, si prevede che nell'anno accademico 2007/2008 potrà essere utilizzata una nuova struttura di circa 330 posti letto che sorgerà a poca distanza dal residence Spadolini, sul terreno comunale di via Ripamonti. La ristrutturazione dell'immobile di viale Bligny acquistato nel 2004 permetterà inoltre di incrementare ulteriormente di 200 unità il numero complessivo dei posti letto a disposizione degli studenti Bocconi.

Riduzione della rigidità delle regole imposte centralmente, autonomia delle università, differenziazione e flessibilità sono dunque gli ingredienti vincenti, secondo il Rettore della Bocconi, per affrontare le sfide attuali. "Occorre, tuttavia – ha concluso Provasoli –, che i comportamenti ispirati dall'autonomia siano adeguatamente indirizzati e monitorati. L'azione della singola istituzione universitaria, sia essa privata o pubblica, deve infatti soddisfare condizioni di qualità dei processi formativi, di qualità e quantità dei risultati della ricerca, nonché uso efficiente delle risorse".

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