Progettare una rete
La ricerca sui social network dà utili indicazioni di tipo strutturale su come progettare le reti sociali: si devono includere membri diversi (ma non troppo) e con capacità complementari e si devono bilanciare apertura e coesione. I miei studi su alcune fondazioni benefiche alle prese con la progettazione di reti professionali tra manager del non-profit suggeriscono che non ci si dovrebbe focalizzare solo sulla strutturazione del network (chi mettere in relazione? Che struttura complessiva dare alla rete?) ma anche sulla formazione di una cultura del network (come dovrebbero relazionarsi e interagire i componenti?).
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Franz Wohlgezogen |
In ultima analisi, i network sono una questione di relazioni. Quando incontro qualcuno per la prima volta – chiamiamo Luigi la mia nuova conoscenza – sviluppo una modalità specifica di interazione con lui. Se abbiamo cari amici in comune potrei essere aperto e sincero fin dalla prima conversazione. Se so che Luigi è tenuto in alta considerazione ed è influente nella mia organizzazione, potrei mostrare deferenza per il suo status. E se il nostro primo incontro è a un evento di fundraising per un'organizzazione filantropica (anziché a un incontro informale tra colleghi al bar) potrei mantenere un comportamento formale ed evitare di raccontargli la fantastica barzellettaccia che ho sentito l'altra sera.
Il punto è: quando facciamo una nuova conoscenza cerchiamo segnali che ci facciano capire quale sia il comportamento appropriato in questa nuova relazione. Cerchiamo certamente di leggere i segnali che provengono direttamente dal nostro nuovo contatto (che cosa apprezza Luigi: la sincerità o la deferenza?), ma cerchiamo anche segnali ambientali (le persone che conosciamo come si comportano normalmente con Luigi? Quali sono le norme di un comportamento appropriato a un particolare evento?). Chi progetta i network facendo attenzione alla cultura di rete e promuovendo specifici valori e norme può determinare questi segnali ambientali e influenzare il modo in cui le persone interagiscono e si relazionano tra loro nel network.
Una delle fondazioni benefiche che ho studiato adottava un approccio disciplinato e strutturato alla progettazione dei network e ha plasmato una cultura di rete basata su obiettivi ben definiti e chiare aspettative di performance. Ciò ha incoraggiato i membri del network a concentrarsi sui compiti critici, ma ha scoraggiato la libera comunicazione per lo sviluppo di nuove idee e ha ridotto le iniziative tese a sviluppare relazioni di rete. Un'altra fondazione adottava l'approccio opposto – fin dal principio ha invitato i membri del network a sviluppare idee per progetti congiunti e a partecipare alla governance del network. La cultura partecipativa ha incoraggiato i membri a cercarsi reciprocamente e a coltivare strette relazioni, che hanno permesso di condividere esperienze e progetti per il futuro. Li ha anche incoraggiati ad avviare collaborazioni per nuovi progetti.
Insomma, se pensate di progettare network professionali nella vostra organizzazione o trasversali a più organizzazioni tenete in mente due cose. Prima di tutto, pensate a quali tipi di relazione sono più adatte al vostro obiettivo; poi sviluppate comunicazioni ed esperienze che promuovano valori culturali e norme in grado di sostenere queste relazioni all'interno del network.