Piero Gauli e Elena Modorati in mostra alla Bocconi
Doppio appuntamento con l'arte lunedì 10 marzo 2008 in Bocconi. Alle 18, infatti, verranno inaugurate due interessanti mostre d'arte: il foyer della Sala Soggiorno sarà dedicato al pittore Piero Gauli, mentre la sala Ristorante Università Bocconi all'artista Elena Modorati.
Ma andiamo con ordine iniziando da Piero Gauli, classe 1916, un pittore presente sulla scena nazionale da oltre settant'anni. Milanese di nascita, ha studiato ingegneria a Padova e architettura a Venezia e ha esordito nel mondo dell'arte progettando ed eseguendo scenografie teatrali. Ha svolto la sua attività, nel corso degli anni, tra Milano, Verna in Val d'Intelvi, terra d'origine del padre e probabilmente il luogo a cui lo stesso Piero Gauli è rimasto più legato, e l'Umbria. Nel corso della sua movimentata esistenza, che lo ha portato al fronte russo durante la seconda guerra mondiale e alla deportazione in un lager polacco, si è occupato anche di ceramica d'arte, architettura d'interni e progettazione d'arredi, anche se la pittura (l'acquarello in particolare) è il campo a cui più è legato il suo nome. Come ha detto Enrico Crispolti, i più grandi acquarelli di Gauli del '43, sono come "annegati in un fluttuare complessivo dell'immagine, quasi al limite di conversione in esiti di lirismo totale". La mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19. Sabato: 8-15.
Molto diverse, invece, sono le atmosfere dell'altra mostra che verrà inaugurata lo stesso giorno. D'altra parte Elena Modorati, autrice delle opere esposte, è del 1969 e, quindi, di tutt'altra generazione rispetto a Gauli. Anche lei milanese di nascita, si è laureata in filosofia, iniziando la sua ricerca artistica dalla scrittura, reinterpretata e diventata figura che agisce nel cuore di forma più ampie. "La ricerca artistica di Elena Modorati", scrive Matteo Galbiati, "si è progressivamente concentrata sulla semplificazione tanto dei mezzi operativi e dei materiali utilizzati, quanto dell'oggetto specifico della sua analisi. L'indagine punta all'origine dell'espressione, alla tensione prima della parola: quel contatto tra silenzio e pronunciamento che l'anticipa e la promette". Anche questa mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio, con orari leggermente diversi. Lunedì- venerdì: 9-12 / 15-17. Sabato: 9-12.