Piccolo non e' bello
Esigenza di ridurre la spesa pubblica e al contempo rilanciare lo sviluppo del paese: anche la gestione degli aeroporti si trova al centro di queste necessità, apparentemente contrapposte. Un'elaborazione dei bilanci degli anni 2010 e 2011 di 31 società che gestiscono 37 aeroporti, equivalenti al 99% del traffico nazionale, può contribuire a sviluppare una strategia per il settore.
Roberto Zucchetti |
Il comparto è molto concentrato: le prime due società (Roma e Milano) coprono il 76% del mercato; altre 12 gestiscono tra 2 e 10 Mwlu (milioni di work load unit, unità di produzione che somma al numero dei passeggeri i quintali di merci imbarcate o sbarcate) coprendo il 19,9%; altre 17 si occupano degli aeroporti minori (meno di 2 Mwlu) e coprono il residuo 4,1%.
Nel 2010 solo 17 società hanno avuto utili per complessivi 137,5 milioni di euro, mentre le rimanenti 14 hanno registrato perdite per 54,8 milioni, "bruciando" il 39,9% degli utili prodotti dal settore. Nel 2011 gli utili prodotti sono saliti a 151,9 milioni, ma le perdite assommano a 59,2 milioni: anche nel 2011, quindi, le perdite hanno annullato circa il 39% degli utili prodotti.
Sommando i risultati dei due anni, le gestioni in utile sono circa la metà: 16.
A determinare questo risultato concorrono molti fattori, ma predominante appare l'aspetto dimensionale. Osserviamo la capacità di remunerare tutti i capitali investiti: le società con oltre 10 Mwlu hanno fatto registrare nel biennio un Roi (ritorno degli investimenti) del 6,8% mentre quelle tra i 5 e i 10 Mwlu del 5,3%. Le gestioni di minore dimensione (tra 2 e 5 Mwlu) hanno redditività nulla o negativa.
Ciò è confermato anche da un altro indicatore: l'incidenza degli utili o delle perdite sul valore della produzione passa dal 7,8% nelle gestioni maggiori a - 56,8% in quelle minori!
Questa mancanza di redditività delle gestioni minori si protrae da lungo tempo e ha indebolito gli assetti patrimoniali: molti i casi con ridotta autonomia finanziaria, con bassi indici di copertura delle immobilizzazioni, accompagnati, in alcuni casi, da rilevanti esposizioni sui crediti commerciali.
Quali le cause? Esaminiamo il fronte dei ricavi; al netto dei contributi alla gestione, che sostengono molti aeroporti minori, il valore della produzione per unità di prodotto non ha grandi variazioni tra gestioni grandi (15 €/wlu) e piccole (13 €/wlu). Il problema è quindi nei costi.
Il settore presenta rilevanti economie di scala: il costo di produzione per unità di prodotto (al netto degli ammortamenti e degli oneri finanziari) è di 6,36 €/wlu nelle gestioni maggiori, sale a 8,65 e a 12 euro in quelle medio grandi e medie per salire a 21,16 €/wlu in quelle piccole, con volume di traffico inferiore a 1 Mwlu, dove risulta in media 3 volte più alto che negli aeroporti maggiori.
Considerando gli ammortamenti, la variabilità si riduce: ciò smentisce la tesi che la cattiva performance degli aeroporti minori derivi dall'impossibilità di ripartire il costo delle infrastrutture su un adeguato volume di traffico: l'incidenza degli ammortamenti per wlu è minima nelle gestioni tra 1 e 10 Mwlu (oscillando tra i 2,11 e i 2,53 €/wlu), cresce nelle gestioni molto piccole (3,29 €/wlu) ed è massima nelle gestioni maggiori: 5,68 €/wlu.
Anche l'incidenza del costo per il personale sul totale dei costi operativi (37% nelle gestioni minime contro una media del 45%) consente di smentire un'altra diffusa opinione, che vorrebbe le gestioni minori cariche, più delle altre, di personale in eccesso.
Si possono trarre dunque alcune conclusioni. Primo, è necessario favorire fusioni e acquisizioni, superando la gestione mono impianto, in maniera da sfruttare le evidenti economie di scala. In secondo luogo, è necessario lavorare sui costi, dando maggiore autonomia ai gestori, con norme pensate apposta per gli aeroporti minori. Terzo, è urgente rafforzare l'assetto patrimoniale di alcune società anche facendo fronte alle passività annidate nei bilanci. Soprattutto, quarto punto, è necessario conoscere accuratamente la domanda per sapere con certezza la funzione del singolo aeroporto.