Contatti

Non combattere contro i mulini, costruiscili

, di Andrea Celauro
Da tre anni i docenti del dipartimento di economia della Bocconi collaborano con un prete che opera in Congo

C'è un luogo di nome Muhanga, nella regione del Nord Kivu (Repubblica popolare del Congo), dove la popolazione è stretta tra la morsa della guerriglia e i problemi derivanti da una politica economica dissennata del governo centrale. E' qui che, dietro suggerimento di un prete italiano che da tempo opera nella zona, il Dipartimento di economia "Ettore Bocconi" dell'ateneo veicola da tre anni i fondi raccolti tra i docenti per beneficenza. Fondi che, fino a oggi, sono serviti per costruire una strada, attivare una vera e propria scuola di falegnameria e, ed è il progetto di quest'anno, contribuire a realizzare un mulino elettrico.

"Siamo venuti a conoscenza dei problemi dell'area grazie all'attività di Don Giovanni Piumatti, che da più di 35 anni opera in Africa", spiega Michele Polo, direttore del dipartimento. "La zona del Nord Kivu è caratterizzata da forte instabilità politica e spesso i villaggi ricevono la visita di guerriglieri e predoni. Abbiamo cominciato la collaborazione con Don Piumatti tre anni fa, devolvendo circa 2.500 euro l'anno raccolti tra i colleghi. Ci è sembrato desiderabile che il dipartimento pensasse a una piccola attività di volontariato ed è stata anche l'occasione per scoprire che molti di noi erano già attivi nella beneficenza".

La prima opera finanziata grazie alle donazioni dei docenti è stata la sistemazione della strada che collega il villaggio di Muhanga con le arterie di comunicazioni principali e che dunque facilitato gli spostamenti e gli scambi commerciali tra i villaggi della zona. Lo scorso anno, invece, gli aiuti si sono concretizzati nella costruzione di una scuola di falegnameria, che ha attivato due corsi semestrali. "E' un'attività semplice ma molto utile per la popolazione", aggiunge Polo, "e rappresenta un'opportunità, per i ragazzi della zona, di acquisire competenze".

Le priorità segnalate da Don Piumatti sono quelle emerse dal Tuungane, l'assemblea dei circa 200 comitati di sviluppo della zona, che quest'anno ha puntato sulla costruzione di un mulino, una turbina e il completamento del canale di alimentazione, il tutto per facilitare la popolazione nell'irrigazione dei campi e permettere la macinazione dei cereali. Nell'area, peraltro, l'assemblea ha già promosso la realizzazione di un centinaio di mulini, di cui 20 elettrificati.

"Il principio di base di tutti i progetti ai quali abbiamo scelto di aderire è che siano attività che possano poi continuare in autonomia. Solo così è possibile aiutare realmente le popolazioni in loco, creando lavoro e incentivando i commerci", conclude il direttore.