Nell’Europa che conta
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Sono state settimane lunghe e tormentate quelle in cui Aura Leulescu, 29 enne rumena, ha dovuto decidere se accettare la proposta di lavoro dell'Eurostat, lasciando in anticipo il suo corso PhD alla Bocconi, o concludere a tempo pieno il suo impegno a Milano. Ma alla fine ha vinto la voglia di lanciarsi in una nuova esperienza e la convinzione di portare comunque a termine la sua tesi di dottorato e lunedì Aura prenderà postazione in Lussemburgo.
Al terzo anno dei quattro del suo PhD in Business Administration and Management ad Aura, infatti, l'ufficio statistico della Ue ha voluto proporre immediatamente un impiego con ampie garanzie di flessibilità per portare a termine la sua tesi di dottorato (per gennaio 2010) sulla formazione degli spin-off tecnologici.
"I dubbi erano tanti ma non mi sono sentita ti rifiutare un lavoro con delle mansioni che mi attraevano molto. Voglio provare questa esperienza così stimolante e penso di potere conciliare il lavoro con la mia tesi," racconta Aura.
Dopo la laurea all'International Business University di Bucarest, incluso un anno di scambio a Trieste ("dove ho conosciuto e apprezzato in modo profondo l'Italia") e un master in Economia e finanza europea, sempre a Bucarest, Aura ha deciso di intraprendere la via di un PhD in Europa.
"L'Italia era un paese che mi piaceva e di cui conoscevo la lingua. Sapevo che la Bocconi è una buona università, grazie anche ai consigli del mio professore, con un'ottima reputazione in business administration e un PhD ben strutturato," spiega Aura. "Sono partita con l'obiettivo di intraprendere poi una carriera accademica ma avevo anche già una forte attrazione per le istituzioni internazionali."
Due anni fa Aura si sottopose all'esame di pre-selezione per lavorare all'Unione Euopea, un processo lungo e tortuoso. La chiamata per un colloquio in Lussemburgo all'Eurostat è arrivata, un po' inaspettata, già il settembre scorso. "L'ambiente mi è piaciuto subito, molto internazionale," racconta Aura. "Il colloquio me lo fecero un greco e uno slovacco e vidi che avrei avuto colleghi italiani, polacchi e rumeni."
Aura sarà Project Officer e si occuperà di redigere rapporti per la Commissione europea e di dare supporto alle università europee nel loro lavoro di raccolta dati.
"I primi anni del PhD sono stati duri, con tanta matematica e statistica, e mi dispiace lasciare ora che è il periodo più bello con tanta ricerca e una tesi in una materia che ho scelto assecondando i miei interessi," spiega Aura. "Ma la proposta era veramente interessante e l'idea di interagire con le università mi stimola molto."
"Sono contenta di questo nuovo inizio ed eccitata dal cambiamento – un nuovo paese, nuovi colleghi," ha raccontato poco prima di partire. "Ma mi mancherà la Bocconi, Milano e gli amici – è anche difficile lasciare."