Monti: la Bocconi cerniera tra Italia ed Europa
Anche sul tema cruciale del fund raising, già toccato da Alesina, la Bocconi ha preso di recente un nuovo preciso orientamento, che si è concretizzato in primo luogo nella creazione di una cattedra di Strategia delle aziende familiari, finanziata dall'Associazione Italiana delle Aziende Familiari e intitolata ad Alberto Falck. Monti ha quindi allargato lo sguardo dall'Ateneo all'Europa e al mondo: "La Bocconi è nata e si è sviluppata intorno a molteplici studi, che fanno perno sull'economia politica e aziendale e sul diritto. Credo che oggi la Bocconi possa dare, e stia dando, un contributo particolare in un momento in cui quasi tutte le problematiche mondiali ruotano sull'economia e sul diritto". Il Presidente si è soffermato su alcuni avvenimenti di attualità che dimostrano l'importanza di un contributo di questo tipo. Sul piano europeo, risultati come il mercato e la moneta unica, l'allargamento e l'ormai imminente costituzione oggi vengono dati per acquisiti, quando solo pochi anni fa sembravano una vera scommessa. C'è però anche, ha notato Monti, un momento di difficoltà nel definire il rapporto tra economia, diritto, regole. C'è la possibilità che vengano prese, su temi che sono economici, ma che hanno una valenza che va ben al di là di quella economica, decisioni magari sagge in una prospettiva di breve periodo, ma che rischiano di mettere in gioco qualcosa di molto più importante di un patto di stabilità: il patto europeo. "E sarebbe molto pericoloso – ha affermato Monti – se si tornasse a un'Europa del xix secolo, basata su zone di influenza nelle quali i grandi controllano una parte del continente e i piccoli devono scegliere se insistere nel rispetto di regole comuni o se piegarsi, secondo le particolari convenienze del momento, a ottenere contropartite dai grandi per la non-insistenza nel rispetto di regole comuni". I temi su cui si lavora in Bocconi, ha concluso Monti, sono proprio quelli che consentono di affrontare questi problemi. E non va dimenticato che lavoriamo "a Milano e da Milano, una città che solitamente è sempre stata una cerniera tra l'Italia e l'Europa nel quadro internazionale". A conclusione del suo intervento, Monti ha evidenziato come molte delle indicazioni emerse dall'intervento di Alesina corrispondano con le osservazioni avanzate dal comitato internazionale di valutazione incaricato tre anni fa dalla Bocconi. "La Bocconi è in questa fase profondamente consapevole della necessità di diventare più competitiva, sul piano europeo e sul piano internazionale", ha detto Monti. "L'Ateneo sta in questo momento lavorando per trovare il massimo di velocità di cambiamento possibile senza che si perda la carica innovativa". |