Mille e uno modi per chiedere denaro
Nell'aprile del 2007 Reid Hoffman, il co-fondatore di LinkedIn, il più importante social network professionale attualmente esistente, stava pianificando una strategia di espansione internazionale per la sua impresa. LinkedIn era allora, ed è a tutt'oggi, una società privata tra i cui investitori figuravano vari angel investor e venture capitalist. Ad Hoffman appariva chiaro che continuare con una strategia di aumento del capitale sociale era sub-ottimale e che l'espansione andava finanziata con debito. Ma la domanda era: quale tipo di debito? Hoffman decise di porre tale domanda ai visitatori di LinkedIn, suggerendo l'ipotesi di un leasing finanziario. Tra le varie risposte ricevette quella di un certo Eliot Jacobsen, ex-capo della corporate strategy di PayPal, il quale suggeriva una linea di credito bancaria, che aveva il vantaggio di maggiore rapidità e flessibilità rispetto ad un'emissione obbligazionaria.
Il piano di espansione di LinkedIn rappresenta un esempio di quanto possa essere complesso il problema di ottimizzazione della struttura del capitale di un'impresa, grande o piccola che sia. Le grandi aziende quotate sono certamente molto avvantaggiate rispetto alle piccole, ottenendo accesso a molte fonti diverse di debito. Si prenda ad esempio Cbs Corporation, la nota società di media, la quale, forte di un rating Baa, si finanzia con una pletora di emissioni obbligazionarie, commercial paper e linee di credito bancarie, riuscendo così a minimizzare il costo del finanziamento.Il tema di come le aziende strutturano il finanziamento con debito è l'oggetto di un recente studio di Paolo Colla (Dipartimento di finanza Bocconi, Centro Paolo Baffi e Igier) e Filippo Ippolito (Dipartimento di Finanza e Igier) in collaborazione con Kai Li dell'University of British Columbia (Debt Structure and Debt Specialization, marzo 2010). Avvalendosi di un campione di più di tremila imprese quotate sul mercato statunitense negli anni dal 2001 al 2007, lo studio esamina i vari tipi di debito utilizzati dalle aziende americane, distinguendo tra capital lease, commercial paper, linee di credito, term loan e obbligazioni, sia senior che subordinate. I risultati evidenziano come la maggior parte delle imprese più piccole abbia una forte tendenza alla specializzazione nelle fonti di debito che utilizza. Circa l'85% del campione impiega esclusivamente una sola tipologia di debito, propendendo principalmente verso i capital lease e il debito bancario. Soltanto le aziende più grandi, soprattutto se dotate di un alto credit rating, fanno ricorso a un mix di fonti di debito, prediligendo le emissioni obbligazionarie e il commercial paper.Lo studio mostra inoltre come la struttura del debito delle aziende americane sia un fenomeno persistente nel tempo e come le diverse caratteristiche aziendali siano delle determinanti molto importanti delle scelte di finanziamento.Nel suo complesso lo studio sottolinea come sia importante differenziare attentamente tra le varie fonti di debito e che la classica analisi del capitale, che distingue semplicemente tra debito ed equity, non è in grado di cogliere degli aspetti rilevanti delle politiche di finanziamento di un'azienda.