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Malattie trasmesse dalle zanzare in Europa: la strategia di contenimento dipende da quando scatta l'allarme

, di Fabio Todesco
Uno studio basato sulle epidemie di Chikungunya in Italia del 2007 e 2017 mostra che i larvicidi sono piu' vantaggiosi all'inizio dell'estate e nelle stagioni piu' calde, mentre gli adulticidi dovrebbero essere preferiti in autunno e nelle stagioni piu' fredde

Il rischio di trasmissione autoctona di malattie da vettore (trasmesse dalle zanzare), come Zika, Dengue e Chikungunya in Europa è dovuto principalmente a casi importati che vengono registrati sporadicamente in viaggiatori internazionali di ritorno da paesi dove la malattia è endemica. Dal momento che spesso non esistono né trattamenti specifici, né vaccini, nella maggior parte dei casi il contenimento di potenziali epidemie poggia soprattutto sull'interruzione del processo di trasmissione, attraverso la riduzione della densità delle zanzare.

Una recente ricerca basata sull'esperienza italiana di due brevi epidemie di Chikungunya, una malattia trasmessa dalle zanzare tigre, nel 2007 e 2017, evidenzia che servono diverse strategie di controllo del vettore, a seconda del momento in cui vengono notificati i primi casi. In questo modo lo studio fornisce utili indicazioni alle autorità che si occupano di stilare politiche volte al controllo di epidemie di malattie da vettore emergenti.

«In particolare, i risultati suggeriscono che, se un caso di Chikungunya viene notificato in tarda primavera o in estate, la risposta ottimale è quella di combinare l'applicazione di adulticidi e larvicidi e la rimozione di siti di riproduzione della zanzara tigre. Inoltre, le applicazioni di larvicidi risultano essere maggiormente costo efficaci a inizio estate e in stagioni più calde, mentre le applicazioni di adulticidi in autunno e in stagioni più fredde», afferma Alessia Melegaro della Bocconi, una delle autrici della ricerca.

Lo studio è stato svolto all'interno del progetto LEXEM (Laboratory of Excellence for Epidemiology and Modelling), finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e coordinato dalla Fondazione Edmund Mach, ed è stato uno sforzo congiunto di ricercatori del Centro Dondena dell'Università Bocconi di Milano, la Fondazione Bruno Kessler di Trento, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie e l'Università di Trento.

F. Trentini, P. Poletti, F. Baldacchino, A. Drago, F. Montarsi, G. Capelli, A. Rizzoli, R. Rosà, C. Rizzo, S. Merler and A. Melegaro, The containment of potential outbreaks triggered by imported Chikungunya cases in Italy: a cost utility epidemiological assessment of vector control measures, Nature.com Scientific Reports, June 2018.