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Le pitture di Guglielmo Spotorno in mostra

, di Fabio Todesco
Da oggi all'8 maggio nella sala Ristorante di via Sarfatti 25

Si apre oggi nella sala Ristorante di via Sarfatti 25 una personale di Guglielmo Spotorno, che rimarrà esposta fino all'8 maggio (lunedì-sabato, ore 9-12).

Scrive di lui Luciano Caprile: "Spotorno nasce a Milano il 6 dicembre 1938. Si laurea in Scienze Politiche e in Filosofia alla Cattolica, con tesi in Estetica Metafisica. È giornalista, pittore e poeta in tempi diversi. Di sé dice: 'Se ho vissuto quasi due vite in una è merito o colpa di mia madre che mi ha lasciato un'insonnia senza soluzione'. Da sempre si è tenuto in stretto contatto con artisti come Sutherland, Scanavino, Jorn, Lam, Baj (con le loro persone e i loro lavori) assorbendone lo spirito e i travagli da riflettere nel proprio gesto, che col tempo ha acquisito una personale originalità. Ma questo rapporto prediletto con l'arte proviene da lontano e ha i segni del destino. Infatti egli partecipa appena dodicenne a un importante concorso nazionale riservato agli alunni delle scuole medie: il suo articolato e ironico disegno in punta di penna, intitolato Incubo, viene prescelto ed esposto nel 1950 a Roma, a Palazzo Venezia. Qui riscuote l'ammirata attenzione di Federico Fellini che esclama: 'Posso conoscere questo ragazzo che ha sogni così vicini alla nostra realtà?'. Spotorno mette in atto la 'prepotenza' nel passare da un argomento all'altro, da un tipo di pittura a un'altra capace di porre in discussione la precedente. Tale inquietudine trova alimento nel quotidiano, che procura dolori ed emozioni in magmatica successione".

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