La mia agenda sociale
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Elio Borgonovi, ordinario di economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche in Bocconi e presidente del Cergas, il Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale |
1 Una legge del lavoro ad hoc
Riconoscere la specificità delle organizzazioni che sostengono il volontariato, soprattutto a livello normativo. Queste associazioni, per esempio, hanno necessità di occupare personale con forme più flessibili rispetto alle imprese mentre la Legge Fornero ha reso questo più difficile. Una normativa che disciplini il lavoro del settore, costruita su esigenze delle aziende non profit, sarebbe dunque utile.
2 Più coordinamento con sistema sanitario e pubblica amministrazione
Nello scenario attuale la concezione di un welfare istituzionale viene sempre meno e cresce quella di un welfare sempre più basato sulla società civile. È necessario dunque inserire le associazioni di volontariato in modo più strutturato e coordinato nel sistema sanitario e della pubblica amministrazione.
3 Modificare il modello organizzativo
Vanno disegnate delle modalità per riconoscere le attività di volontariato, con un intervento organizzativo e non normativo, per sensibilizzare sull'importanza dell'attitudine verso il volontariato. Il volontariato va riconosciuto come elemento di valutazione dell'individuo, come già accade in alcune aziende.
4 Va aumentata la professionalità dei volontari
Promuovere la formazione dei volontari, specialmente per alcune attività che richiedono maggiore preparazione e per fornire una professionalità di base ai volontari. Possibilmente anche con il contributo di finanziamenti pubblici. In questa fase di formazione andrebbe anche verificata la vera motivazione e affidabilità dei volontari, per assicurare la continuità dell'impegno.
5 Promozione e sinergie tra imprese e istituzioni
Sostenere e promuovere le iniziative di volontariato nelle istituzioni e nelle imprese, per aiutare anche a favorire le sinergie tra associazioni.