La decrescita felice
buon giorno prof, premetto che sono d'accordo su tutto quello che lei ha spiegato chiaramente. Vorrei esporle il mio pensiero, che ho letto su un libro dal nome La decrescita felice e che condivido anch'esso pienamente. La tesi è che il Pil non è più adatto a rappresentare il benessere di un paese. Continua ad aumentare ma c'è sempre più povertà. Esso è condizionato da parametri che non provocano alcun benessere( il libro cita come esempio una coda di macchine ferme in coda che consumano carburante e quindi incrementano il Pil ma creano malessere attraverso l'inquinamento e perdita di tempo). Allo stesso modo il Pil non tiene conto di aspetti positivi come dell'insalata direttamente coltivata da noi che poi ci mangiamo, cio non ha alcun effetto sul pil eppure ci dà benessere. Questi due stupidi esempi dimostrano come il pil ormai vada per conto proprio e come è paradossale ma una nazione potrebbe diventare più "felice" ovvero stare meglio pur avendo un pil in decrescita.Ciò può avvenire nel momento in cui molte più cose riusciremo a farle autonomamente senza riccorrere al mercato. mi piacerebbe sentire una sua parola su qesto discorso. Grazie mille e arrivederci.