Contatti

Impara l'arte e ... non metterla da parte

, di Andrea Celauro
Cleacc, un corso di laurea fatto in laboratorio

Trasformare gli studenti in professionisti della gestione nei settori dell’arte, della cultura e della comunicazione: è l’obiettivo del corso di laurea triennale del Cleacc, che integra economia e cultura, fornendo le conoscenze fondamentali per comprendere le relazioni tra le istituzioni culturali e i loro mercati di riferimento e assicurando la padronanza delle metodologie di analisi dei contesti economici, giuridici e sociali e le abilità necessarie alla gestione aziendale.

I 23 insegnamenti obbligatori e i 2 opzionali (oltre alle due lingue straniere Ue e all’informatica), spaziano dunque da economia aziendale a diritto privato, da storia economica a management delle istituzioni culturali, filosofia, marketing, per arrivare al diritto dei beni immateriali e all’economia delle aziende pubbliche e non profit.

Particolare attenzione, oltre alle materie prettamente teoriche, è dedicata ai laboratori settoriali, momenti durante i quali gli studenti fanno pratica nella realizzazione di progetti concreti. L’attività del laboratorio scelto (tra i dieci che il Cleacc mette a disposizione) si tiene durante il secondo semestre del terzo anno.

“A docenti della Bocconi si affiancano esperti del settore e testimonianze da parte delle aziende”, spiega Stefania Borghini, responsabile del coordinamento laboratori. “L’obiettivo di far capire la sostanza dei concetti teorici attraverso la pratica nasce da un’esigenza precisa: se non si conoscono le regole del gioco, i protagonisti, le dinamiche del business, diventa molto più difficile trovare posto nelle aziende di riferimento”. La parola d’ordine tra studenti, docenti e ospiti delle aziende è dunque interattività, dato che “i contatti sono fondamentali soprattutto in settori critici come i musei”.

I dieci laboratori del Cleacc affrontano tutti gli aspetti del mondo dell’economia nella cultura: si va dal Fashion & Lifestyle (la filiera della moda), ai musei e il mercato dell’arte, dalla radio e televisione, al teatro e gli spettacoli dal vivo. Vi sono poi laboratori orientati all’economia del cinema, dell’editoria e del multimediale, della musica e della discografia, della comunicazione, del turismo e del territorio e del design.

E a dimostrazione che i progetti messi a punto durante le ore di pratica non rimangono puri esercizi di stile, c’è l’esempio di Riccardo Maffoni, il vincitore della categoria giovani nell’ultima edizione di Sanremo. Tre anni fa, quando il cantante di Sole negli occhi era appena stato messo sotto contratto da una casa discografica, gli studenti del laboratorio Musica e discografia hanno proposto un piano di marketing per promuoverne l’immagine, lavorando a stretto contatto con il manager della Cgd Warner. Un successo annunciato, dunque? Difficile dirlo, ma di certo il lavoro compiuto dai ragazzi del Cleacc deve essere stato proficuo, se nel giro di tre anni Maffoni è arrivato alla ribalta del concorso canoro più importante d’Italia