Il microcredito funziona e si vede sul campo
“È stata un’esperienza bellissima vedere direttamente gli effetti positivi e la riconoscenza dei beneficiari.” Così Paola Demaria, laureata in Bocconi, ricorda il suo stage di 5 mesi in Bolivia presso l’Aned, Asociación nacional de desarrollo, che elargiscevarie forme di microcredito in tutto il Paese. Paola ha girato i villaggi della zona del deserto di sale, el salar de Uyuni, verificando e analizzando per conto dell’Aned, che voleva capire l’efficacia e l’impatto, gli effetti reali dei prestiti elargiti.
“Sono spesso di piccola entità, utili anche solo per comprare una capra, ma gli effetti ci sono e i beneficiari erano veramente felici. Spesso, a fine lavoro, ci invitavano a rimanere a cena, spesso anche con gli ufficiali di credito che macinano chilometri con le loro jeep, paese per paese, e creano un rapporto personale e di fiducia.”
Tornata in Italia, Paola ha deciso di continuare a impegnarsi in questo settore tanto che, dopo la tesi sul tema, ora frequenta un master in microfinanza.
![]() |
Una riunione dell'Iimc |
L’esperienza dello stage ha segnato anche la formazione di Lucia Spaggiari, laureata sempre in Bocconi, che ha trascorso 4 mesi presso l’Iimc a Calcutta, l’Institute for indian mother and child, analizzando gli usi e ricavi dei prestiti e il funzionamento dell’associazione.
“Mi ha particolarmente colpita una signora che ho conosciuto che non riusciva a mantenersi con il salario della fabbrica di conserve dove lavorava e che grazie al prestito si è messa in proprio e ora sta assumendo 2 o 3 vicini di casa”, racconta Lucia.
L’associazione, con la quale ha collaborato Lucia usufruendo di una delle 1.500 opportunità che la Bocconi mette a disposizione ogni anno,mira ad insegnare alla popolazione locale femminile come iniziare piccole attività remunerative, quali la coltivazione e vendita di pesce o la compravendita di frutta o abiti, tramite l’introduzione di programmi di microcredito. “È stato importante vedere di prima persona come questi prestiti hanno, oltre al puro impatto economico, un importante effetto di emancipazione e responsabilizzazione della donna in queste comunità. Per loro è un bel primo passo in avanti”.
Questo approfondimento è collegato alla notizia La via europea al microcredito