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Il codice binario del banking

, di Stefano Caselli - Algebris Chair in Longterm Investment and Absolute Return
L'affermarsi del fintech e di startup che offrono servizi finanziari avanzati impone al settore bancariouna rapida evoluzione. Per non estinguersi per selezione naturale

La trasformazione del sistema bancario e lo sviluppo di un nuovo modello di business finanziario digitale sembrano legati da destini paralleli: lo sviluppo potente e inesorabile del secondo si propone come ancora di salvezza al primo che deve fronteggiare una crisi di identità senza precedenti. I nuovi servizi che vengono variamente ricompresi nell'area dell'e-banking, dello shadow banking e del fintech, hanno infatti come matrice comune il superamento dei vincoli fisici-regolamentari della banca tradizionale, lo sfruttamento pieno ed efficace delle potenzialità della rete e della sua connettività, l'innovazione nel contenuto e nel concetto di servizio.

Questo porta oggi a identificare di fatto quattro grandi aree di attività, rilevanti per comprendere la continua evoluzione di questo fenomeno complesso: i servizi di pagamento mobile, che sfruttano la connettività di qualsiasi device per consentire al cliente di eseguire transazioni veloci e sicure; i servizi di comparazione e acquisto di strumenti finanziari standard, siano essi polizze assicurative, crediti al consumo, carte di credito e addirittura mutui per la casa; servizi di P2P lending e di crowdfunding, che permettono sia di sviluppare all'interno della rete, veri e propri mercati di scambio di fatture commerciali e di concessione dei prestiti che di raccolta ad ampio spettro di risorse finanziarie a titolo di capitale di rischio o di semplice donazione; servizi di gestione del portafoglio titoli e dell'attività di investimento più in generale, che grazie a sistemi di robo-advisor condividono una grande massa di informazioni e ne veicolano l'utilizzo in modelli di allocazione del portafoglio e di strategie di acquisto e di vendita. Se all'interno di queste aree di business si sviluppano nuovi operatori non bancari, allo stesso tempo si affermano sul mercato delle banche che si propongono alla clientela con una struttura d'offerta integralmente o prevalentemente digitale.

Le soluzioni light capital
L'affermazione progressiva (e inesorabile!) dell'offerta digitale si basa su componenti solide e di lungo periodo che caratterizzano il cambiamento dell'industria bancaria, come già avvenuto in altri settori. Due sono i fattori principali da osservare. In primo luogo, la ricerca di redditività delle banche, in presenza di regole che conducono ad elevato assorbimento di capitale in numerose aree di business, spinge ad individuare nuove combinazioni produttive che si basano: sulla riduzione dei costi, attraverso il ridimensionamento degli sportelli; sulla ricerca di attività che non portano all'impiego di capitale regolamentare. La ricerca di soluzioni light capital trova quindi nel banking on-line una formula che risponde perfettamente a queste esigenze. Shadow is the light è lo slogan di questa tendenza.
In secondo luogo, la trasformazione digitale di numerosi settori produttivi produce un effetto domino e un effetto imitativo delle industrie a queste collegate. Nella misura in cui le reti distributive di beni sia di largo consumo che di lusso si modificano e si integrano con la componente digitale, i servizi di pagamento, di finanziamento e assicurativi a questi collegati devono rapidamente evolvere in una dimensione on-line per intercettare la domanda. Inoltre, nella misura in cui la domanda di servizi bancari vede sempre più una presenza massiccia di millennials e nativi digitali, l'effetto domino risulta ancora più amplificato.

Il modello cinese
Nel mercato più grande in assoluto, rappresentato dalla Cina, le nuove banche private hanno ormai tutte una connotazione on-line (WeBank, MyBank, MyShare Bank of Wenzhou), vedono fra gli azionisti i principali colossi della distribuzione (Tencent, Alibaba, Baidu) e affermano la loro forza non solo sull'aspetto distributivo ma anche su una maggiore capacità di valutazione del rischio di credito attraverso l'intercettazione del comportamento on-line degli stessi consumatori.
E non è un caso che ad aprile di quest'anno, Goldman Sachs, la banca d'investimento per definizione, abbia annunciato il lancio di GSBank, la banca retail e digitale che con la sua piattaforma parla il linguaggio di oggi: coglie nel suo insieme l'accessibilità del crowdfunding (deposito minimo 1 dollaro!), la connettività smart e veloce nel realizzare bonifici come fosse whatsapp, l'assenza di barriere all'ingresso proprie delle e-community virtuali. Tuttavia immaginiamo che possa evolvere rapidamente, aggiungendo ben altri servizi!
Se quindi inizia ad avverarsi la profezia del 1994 di Bill Gates «banking is necessary banks are not», le banche tradizionali che sapranno cogliere con agilità questa fase irrepetibile di cambiamento potranno legittimare il loro successo diventandone attori principali.