I manager sognano lavatrici elettriche?
Lustra e lava può sembrare il titolo di un programma di formazione per personale meno qualificato di quello manageriale. Invece si chiama così il business game ideato da un giovane docente di strategia dell'Università Bocconi, Francesco Saviozzi, con la collaborazione dei colleghi senior Paola Dubini e Stefano Baia Curioni, e giocato dai manager che frequentano corsi di aggiornamento e dagli studenti del Master in strategia aziendale. Il nome è dovuto al fatto che il business game simula le dinamiche e lo sviluppo del mercato delle lavatrici industriali. I giocatori ricoprono il ruolo dei dirigenti delle società che competono su quel mercato e devono strapparsi i clienti e pianificare la crescita futura.
"Lo scheletro di un business game potrebbe essere un foglio di Excel", spiega Saviozzi, "anche se, poi, serve qualche accorgimento per renderlo giocabile e coinvolgente. Ma senza fronzoli grafici che potrebbero distrarre".
Il primo passo nell'ideazione di Lustra e lava è stata la realizzazione di un grande diagramma di flusso, che illustrava i rapporti di causa-effetto tra variabili economiche e decisioni aziendali. "Era un diagramma troppo complesso", ricorda il docente, "così abbiamo semplificato, selezionando le relazioni più significative. In questa fase si deve tenere conto dei tempi di gioco e del livello di preparazione dei giocatori. Lustra e lava si gioca in un giorno, con 10-15 turni che simulano 5-7 anni di vita aziendale".
Il passo successivo è stata la traduzione delle relazioni in misure (quanto incide il costo delle materie prime sul costo totale del prodotto?, quanto incidono, invece, i costi fissi? ecc.).
Saviozzi ha, poi, disegnato uno scenario di base, con lo sviluppo della domanda e la definizione dei segmenti di mercato. In pratica, ci sono cinque clienti, ognuno dei quali acquista valutando in modo diverso qualità, prezzo e altre caratteristiche del prodotto, sulle quali i giocatori possono incidere. Il gioco, alla fine di ogni turno, mette a disposizione delle squadre una reportistica dettagliata, che consente di valutare le scelte strategiche proprie e altrui.
Si è giunti, così, a una struttura di circa 150 equazioni, che definiscono il mondo di Lustra e lava.
"Alla fine del processo è necessario coinvolgere un programmatore. Se questo rapporto non funziona, se si parlano linguaggi diversi, il progetto può naufragare", spiega Saviozzi. "Io sono stato fortunato e il processo di sviluppo ha preso solo due mesi".
L'ultima fase prima del lancio è quella di test, perché, per quanto si sia stati attenti, molti problemi emergono solo giocando.
"Ma qualsiasi business game, da solo, vale ben poco", conclude Saviozzi, "sta al docente trasformarlo in un'esperienza didattica, un momento in cui gli allievi vivano l'azienda, non uno in cui giochino al computer. Anche quando si utilizzano strumenti elettronici, insomma, l'aula rimane determinante".