Filippo Faes in concerto
Chi frequenta l'Aula Magna dell'Università Bocconi in occasione dei concerti delle stagioni musicali organizzate dall'Isu, sarà abituato a vedere esibirsi nomi di assoluto livello del panorama musicale italiano e internazionale. Filippo Faes, il pianista protagonista del prossimo appuntamento di giovedì 23 ottobre, di questo panorama è sicuramente una stella luminosa.
Rivelatosi alla scena internazionale nel 1989, allorché vinse il Concorso Internazionale "Schubert" di Dortmund, ha avuto una carriera ricca di successi, tra cui spiccano i sette inviti consecutivi come solista alla Philharmonie di Colonia (per sette anni di seguito registrando il tutto esaurito) e alla Musikhalle di Amburgo, un recital per la Bbc di Londra radiodiffuso in tutto il Mondo e il recital a Gerusalemme al Mishkenot Center, fondato da Isaac Stern. Nel 1992 il Museo del Teatro alla Scala gli ha affidato l'inaugurazione, dopo il restauro, dell'ultimo Steinway appartenuto a Franz Liszt e, visto il successo ottenuto, la Steinway stessa gli ha chiesto un recital sul pianoforte n° 500.000; strumento unico, espressamente portato in Italia per poi essere donato alla Casa Bianca di Washington.
Oltre all'attività di concertista, Faes è stato autore di programmi televisivi dedicati alla musica ed è impegnato in vari progetti innovativi, tra cui spicca quello dell' "Ensemble Punto It" di cui è direttore artistico.
La prima parte del concerto è interamente dedicata a Robert Schumann, con l'esecuzione, per iniziare, del settimo dei nove brevi pezzi che compongono la raccolta Waldszenen ("Scene del bosco")e di Kreisleriana, lavoro basato sul ciclo di racconti fantastici di Hoffmann incentrato sulla figura dell'immaginario e bizzarro musicista Kreisler.
Nella seconda parte del conserto, spazio ai Tre Studi Op. 36 di Luca Mosca, compositore milanese contemporaneo, e a Images di Claude Debussy, comprendente sei pezzi evocativi di altrettanti "paesaggi interiori" collegati, più o meno direttamente, a spunti e suggestioni naturalistiche.
L'appuntamento, dunque, è per giovedì 23 ottobre alle ore 21, nell'Aula Magna dell'Università Bocconi. Ingresso, come sempre, gratuito fino a esaurimento posti.