Elezioni posticipate per migliorare la qualita' del bilancio
Tenere le elezioni locali in autunno, anziché in primavera, e prevedere una o due sessioni del consiglio comunale dedicate alla revisione del bilancio nel corso dell'anno renderebbe più efficiente il processo di variazione di bilancio nelle amministrazioni locali italiane, secondo Ileana Steccolini (Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico), Eugenio Anessi-Pessina (Università Cattolica di Roma e Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico) e Mariafrancesca Sicilia (Università di Bergamo e Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico) in Budgeting and Rebudgeting in Local Governments: Siamese Twins? (in corso di pubblicazione su Public Administration Review).
Le variazioni di bilancio delle amministrazioni locali italiane sono tanto rilevanti quanto opache, essendo la somma di numerose, piccole variazioni – e raggrupparle in una o due sedute ne aumenterebbe la visibilità. Nel periodo 2003-2007 i 657 comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti che rientrano nel panel utilizzato dai tre autori hanno rivisto la spesa corrente verso l'alto, in media, del 4,4% e quella in conto capitale del 16,4%. Le variazioni sono maggiori nell'ultimo anno di mandato, perché i politici cercano la rielezione aumentando la spesa pubblica, e nel primo anno, perché essi si muovono entro i vincoli di un bilancio preparato dall'amministrazione precedente; se si tenessero le elezioni dopo la metà dell'anno, si limiterebbe il periodo in cui le allocazioni del bilancio non corrispondono alle priorità politiche.
Nell'articolo Steccolini e i suoi colleghi cercano di individuare i driver delle variazioni di bilancio considerando il bilancio previsionale e le variazioni di bilancio come un unico processo lungo un anno e testando il potenziale esplicativo delle variabili che la letteratura sui bilanci pubblici ha identificato come rilevanti.
Concludono che le variazioni di bilancio, per le amministrazioni comunali, sono un modo per riempire i vuoti della loro programmazione iniziale o per adattare l'allocazione di risorse ai cambiamenti delle priorità politiche. Così, quando il bilancio previsionale si discosta solo marginalmente da quello dell'anno precedente (un modo di fare piuttosto comune), le variazioni saranno più frequenti.
Inoltre le variazioni di bilancio servono ai politici per perseguire obiettivi opportunistici, come la rielezione, e ai collegi dei revisori contabili più potenti a far rispettare la disciplina fiscale nella formulazione del bilancio previsionale (se le revisioni non fossero possibili, il bilancio previsionale dovrebbe essere meno rigido).
Infine, le variazioni di bilancio servono alle amministrazioni comunali in difficili condizioni finanziarie o localizzate in aree difficili dal punto di vista socio-economico per adattarsi ai cambiamenti dei loro vincoli, mentre le amministrazioni più ricche hanno più agio nella formulazione del bilancio previsionale e minore necessità di variazioni posteriori.