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Due giorni di Onu in Bocconi

, di Susanna Della Vedova
Per il MilanMun 330 studenti delle superiori provenienti da nove paesi discutono di come risolvere i problemi del mondo

Giacca e cravatta per gli uomini e tailleur per le donne. Aria compita e molto responsabile, si aggirano tra i corridoi di via Sarfatti osservando e osservandosi, poche parole scambiate in inglese. Se non fosse per l'età, tra i 16 e i 18 anni, sembrerebbe proprio di una vera delegazione Onu in trasferta a Milano per risolvere i problemi più urgenti del nostro pianeta. In realtà sono i 330 studenti dei licei linguistici di diversi paesi, europei ed extraeuropei, riuniti, appunto in Bocconi, per la nuova edizione del Model United Nations delle scuole superiori – MilanMun 2008.
Vengono da 16 scuole, da nove nazioni diverse (Italia, Polonia, Spagna, Inghilterra, Grecia, Turchia, Francia, Bulgaria, Qatar), e simuleranno in lingua inglese, divisi in delegazioni, i lavori che si svolgono durante le sessioni assembleari delle Nazioni Unite. Gli studenti, che rappresentano un paese diverso da quello d'origine, dibattono, trovano e scrivono delle risoluzioni su argomenti di importanza mondiale. Quest'anno per la sessione Economia e Società si affrontano temi legati ai programmi e alle politiche per ridurre le disuguaglianze e la povertà; per la sessione Politica si parla della questione Tibet, della pena di morte e del programma nucleare dell'Iran. Per i Diritti umani vengono affrontati temi legati ai bambini e alle donne, al razzismo e alla xenofobia. Si discute di Ambiente e del problema acqua, di disarmo e della questione Nord Corea, di Cipro e delle mine umane. Al termine dei lavori, ogni gruppo sceglierà di quale argomento presentare la soluzione all'Assemblea Generale che avrà il diritto e il dovere di approvarla o no.
Questa edizione milanese, come da anni, è organizzata dal Civico Liceo Linguistico Manzoni di Milano con il Servizio orientamento della Bocconi.