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Due carriere alla moda

, di Davide Ripamonti
Sono quelle di Annalisa e Cristina che partite dalla Bocconi ora lavorano per Giorgio Armani e Fendi

Due percorsi, di studio e di lavoro, diversi con un approdo comune: due grandi case di moda italiane. Annalisa Lombardi e Cristina Poianella, giovani in carriera con un brillante futuro davanti a sé e un passato già ricco di esperienze, hanno frequentato entrambe la Bocconi prima di spiccare il volo verso il dorato mondo della moda. Che non è solo lustrini e sfilate ma anche, e soprattutto, analisi del mercato e seria programmazione.

Annalisa Lombardi, 30 anni, milanese, si è laureata in lettere classiche con una tesi sulla storia greca, ma il naturale sbocco dell’insegnamento non faceva per lei e la passione per la moda “intesa soprattutto come storia del costume vista attraverso l’evoluzione della moda”, racconta, “cominciava a farsi largo. Era, almeno in principio”, continua, “una visione un po’ idealistica della moda, mi incuriosiva l’aspetto creativo”. Annalisa adesso lavora alla Giorgio Armani, presso la direzione commerciale della linea Emporio, dove risponde direttamente al direttore commerciale, ma vanta già un curriculum di tutto rispetto, con una panoramica a tutto tondo del complesso mondo nel quale opera. “All’inizio pensavo di diventare una giornalista di moda, mi attraeva l’aspetto della comunicazione e a questo scopo ho frequentato un corso sull’editoria della moda. Poi però sono stata contattata dal Gruppo Marzotto e la mia vita professionale è cambiata”, spiega Annalisa. “Ho svolto varie funzioni di supporto, ricerca e analisi sempre in ambito commerciale”, dice, “poi ho sentito l’esigenza di maturare anche altre esperienze, di avere di questo mondo una visione più completa”.

La vera svolta avviene nel settembre del 2004 quando Annalisa, dopo vari colloqui, viene ammessa al corso “Young fashion manager” organizzato dalla Sda Bocconi che prevede l’integrazione tra formazione teorica in aula e formazione sul campo, cioè uno stage all’interno delle più importanti aziende del settore. “Il corso mi ha dato una visione a 360° del fashion business, in particolare della filiera produttiva e dei vari step di vendita”, prosegue Annalisa, “lo stage in Giorgio Armani mi ha permesso di sperimentare concretamente quanto appreso in aula”. Dopo lo stage, l’assunzione come assistente al direttore commerciale, con funzioni di supporto alla gestione commerciale in Italia e all’estero della linea Emporio e da poco, rivela Annalisa con orgoglio, “mi sono ritagliata uno spazio di maggiore autonomia, dovendo gestire in prima persona i clienti alternativi alla tradizionale rete, cioè i negozi multimarca. Certo, se penso alla mia formazione iniziale, devo ammettere di aver intrapreso un percorso un po’ differente...”.

Per Cristina Poianella, 26enne della provincia di Varese, invece, il percorso è stato più diretto, meno i passaggi ma altrettanto prestigioso il traguardo: Fendi, a Roma. “Già da ragazzina avevo un forte interesse per la moda, ma anche per il design e l’arredamento”, racconta Cristina, “e arrivare a Milano per studiare alla Bocconi mi ha dato l’opportunità di coltivare questa passione”. E così, quando frequentava il Corso di laurea in economia aziendale, Cristina Poianella ha accolto con grande entusiasmo l’istituzione di un insegnamento sulla moda all’interno del proprio percorso di studi. “Era un corso riservato a soli 30 studenti”, ricorda, “ma io ce l’ho fatta a essere ammessa e ciò mi ha anche consentito di frequentare uno stage di tre mesi presso Laltramoda e di laurearmi con una tesi proprio su questa esperienza”. Prima ancora della laurea, nella primavera del 2003, è arrivata però l’offerta di Fendi e Cristina ha accettato al volo, si è trasferita a Roma con contratto a tempo determinato (poi diventato a tempo indeterminato) e si è lanciata con entusiasmo nella nuova avventura. “Sono stata assunta nel Buying & Merchandising Office come supporto al management”, spiega, “dove seguivo i processi di acquisto e riassortimento in tutto il mondo. Poi a fine 2004 ho fatto il grande salto passando alla Wholesale Division come Franchisee coordinator, dove mi occupo soprattutto di distribuzione, seguendo e assistendo i nostri clienti”.

Esperienze e incarichi per i quali gli studi in Bocconi si sono rivelati un utile investimento, come confessa Cristina: “La Bocconi mi ha insegnato a programmare, mi ha inculcato una forma mentale utile ad affrontare un mondo poco strutturato e molto chiuso, anche se ho la fortuna di lavorare in un’azienda che investe molto sui giovani, e dove i ruoli da ricoprire sono davvero tanti, ma mi ha anche permesso di conoscere la filiera produttiva che precede l’evento che tutti conoscono, cioè la sfilata”.

Una carriera ancora breve, quella di Annalisa e Cristina, ma che permette già di guardarsi alle spalle e tracciare un primo bilancio: “Rifaremmo tutto”, dicono, “ma siamo solo agli inizi...”.