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Dalla Russia a tutto gas

, di Andrea Celauro
Nathalie Sabbatucci ha fatto un double degree alla famosa Mgimo di Mosca per studiare il mercato dell’energia: un tema caldo, affrontato là dove oggi è più scottante

Non sempre si ha la possibilità, da studente, di approfondire argomenti di grande dibattito là dove sono maggiormente sentiti. È però successo a Nathalie Sabbatucci, 23enne bocconiana al secondo anno della specialistica Des, allorché ha messo piede alla Mgimo, l'enorme Università statale di relazioni internazionali di Mosca, per approfondire gli studi in tema di energia grazie al double degree che la Bocconi intrattiene con la struttura. E, quindi, per parlare di gas e petrolio proprio nel paese al momento più al centro della polemica internazionale sugli approvvigionamenti di queste commodities.

"L'energia è un tema molto attuale", racconta Nathalie, "è stato quindi interessante discutere con i docenti locali e sentire il loro punto di vista sulla situazione, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra Russia e Ucraina. Per loro quest'ultima rappresenta un problema, vista l'importanza dell'esportazione di petrolio e gas come fonte di reddito. Abbiamo discusso a lungo, per esempio, dei piani di espansione sul mercato della Russia e delle ipotesi di bypassare l'Ucraina, come con il progetto 'Nord Stream' di gasdotto che dal Baltico dovrebbe raggiunge la Germania e quindi l'Europa". Un progetto da 55 miliardi di metri cubi l'anno, per realizzare il quale, però, la Russia (Gazprom detiene il 51% della joint venture Nord Stream) avrà bisogno del placet dei paesi che si affacciano sul Mare. Una questione più geopolitica che tecnica, che dovrà passare anche per un rafforzamento dei rapporti tra Mosca e l'Unione Europea.

La Mgimo è stata una piacevole scoperta per la giovane bocconiana: "Si tratta di una struttura enorme, tanto che era facile perdersi tra i corridoi. In compenso, le classi che abbiamo frequentato erano poco numerose, alcune con meno di 10 persone, e il numero di docenti, tutti molto giovani, elevato. In questo modo si crea un clima adatto all'interazione nel rapporto tra docenti e studenti, un clima che di certo stimola il confronto". Nathalie, arrivata con una forte base quantitativa dalla Bocconi, alla Mgimo si è dedicata a materie più indirizzate all'aspetto manageriale: "Abbiamo avuto modo di conoscere meglio il mercato dell'energia, nei suoi aspetti legati alla logistica, alle fonti, alla regolamentazione, alle problematiche transfrontaliere. Tutto ciò che riguarda il 'world energy complex', insomma. Un modo di approcciare lo studio che è stato molto importante per stimolare la visione critica sul tema".

Certo, qualche difficoltà non è mancata, come il destreggiarsi tra le maglie della burocrazia russa per sbrigare le pratiche amministrative all'arrivo a Mosca o l'approccio con l'alfabeto cirillico, "che tra l'altro è diverso a seconda che sia scritto in maiuscolo o in minuscolo". Venendo da uno stage di 5 mesi in Mauritania per l'Onu, un Campus abroad in Brasile e uno scambio a Singapore, poi, la prima impressione di Nathalie è stata di un paese 'freddo', e non solo per la temperatura. "D'impatto, i russi sembrano così, poi, conoscendoli, scopri che sono persone estremamente disponibili. Sembrano però mantenere tuttora un certo retaggio 'mentale' del regime, che si esprime in una particolare riservatezza nell'affrontare certi argomenti. Come la politica, per esempio".