Contatti

Consigli di lettura. O visione

, di Federico Farina
Dalle aquile della tedesca Zeh al diario di Kanaan Jean-Sélim, fino alle avventure della coppia Kidman-Penn nel film The interpreter

Dal resoconto del viaggio di Marco Polo, agli scritti di Machiavelli, ai più noti legal thriller contemporanei molte vicende letterarie si muovono sugli scenari del diritto internazionale. A volte l'autore è un giurista, e, come nel caso della tedesca Juli Zeh, autrice di Aquile e angeli (Fazi), lo è anche il protagonista. Nel caso della Zeh è Max, un giovane praticante di un affermato studio di diritto internazionale la cui vita viene sconvolta da un apparente suicidio, che segnerà l'inizio di un'avventura mitteleuropea. Con un intento più diaristico ha scritto invece Kanaan Jean-Sélim, autore del libro La mia guerra all'indifferenza (Tropea). Morto a trentatré anni nell'attentato alla sede Onu di Baghdad il 19 agosto 2003, Kanaan era un franco-egiziano cresciuto in Italia, dapprima volontario per alcune ong, poi studente a Harvard e infine quadro delle Nazioni Unite, alle quali non risparmia una critica feroce. "Ma se proprio non si vuole leggere un libro", sospira Sacerdoti, "può essere anche interessante guardare il film The interpreter". Girato da Sydney Pollack, e interpretato da Nicole Kidman e Sean Penn, è il primo film per il quale sia stata concessa l'autorizzazione a girare all'interno del Palazzo di vetro dell'Onu a New York. "Il massimo poi è vederlo nell'edizione in dvd", commenta Sacerdoti, "dove hanno raccolto tutti i diversi finali possibili".