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CO2, per i diritti di emissione meglio il prezzo fisso

, di Fabio Todesco
Un paper di Anna Creti' e Alain Bousquet dimostra che l'incertezza sui costi dei fattori produttivi inquinanti non spinge a escluderli dal processo produttivo, ma a dotarsi di impianti che possano utilizzarne di piu'

L'incertezza non fa male solo all'economia, ma anche all'ambiente. Lo fanno vedere Alain Bousquet (Università di Toulouse) e Anna Cretì dello Iefe Bocconi nel paper Input choice under carbon constraint, presentato questa mattina al research workshop "Climate policy and long term decisions – Investment and R&D", organizzato da Iefe Bocconi ed Ecole polytechnique di Parigi.

Bousquet e Cretì ipotizzano un processo produttivo che utilizzi due soli tipi di input, uno inquinante e uno pulito. L'esistenza di diritti di emissione si traduce in un aumento del costo del fattore produttivo inquinante e nell'esistenza di un vincolo quantitativo al suo utilizzo. Gli studiosi costruiscono un modello di processo decisionale a due stadi, in cui gli operatori prendono in un primo momento la decisione di quanta capacità produttiva mettere in campo, in una situazione di incertezza sui costi dei fattori. Nel secondo stadio l'incertezza viene risolta e i produttori decidono con precisione quali quantità dei due input utilizzare.

Ebbene, l'incertezza che caratterizza il primo stadio decisionale spinge le imprese a mantenere una certa capacità di riserva di utilizzo dell'input inquinante, da sfruttare nel caso il costo dovesse diminuire. In caso di certezza, tale capacità massima sarebbe inferiore, mentre risulta tanto maggiore, quanto maggiore è la variabilità dei costi.

Lo studio compara, in seguito, la situazione in cui il prezzo dei diritti di emissione sia fisso e quella in cui sia aleatorio e ne calcola gli effetti sul livello di inquinamento. Anche in questo caso l'incertezza risulta subottimale: date alcune ipotesi sul tipo di tecnologia utilizzata, entrambe le soluzioni provocano una riduzione delle emissioni rispetto al caso in cui un mercato dei permessi non venga organizzato, ma un prezzo stabile dei permessi si traduce in un taglio nettamente superiore rispetto alla situazione in cui il prezzo possa variare.