Ci vuole soprattutto metodo
"I processi di cambiamento stanno accelerando in modo drammatico. Chi deve decidere il proprio percorso di studi deve puntare sull'acquisizione di un metodo più che sulle conoscenze tecniche ed essere consapevole che queste stanno invecchiando rapidamente". Il messaggio è rivolto ai ragazzi, quegli studenti che Vittorio Maglia incontra spesso quando è invitato nelle università per parlare di innovazione. Maglia è direttore centrale analisi economiche e internazionalizzazione di Federchimica, dove è approdato nel 1989. Oltre a coordinare statistiche e previsioni e seguire le aziende del settore all'estero, da qualche anno è incaricato di migliorare il rapporto tra scuola e impresa.
"Il messaggio che mando ai ragazzi è quello che do a mio figlio: preparatevi al cambiamento", spiega. "E per essere sempre pronti a anticiparlo è fondamentale acquisire un ottimo metodo e non solo delle competenze tecniche. Bisogna 'imparare' a imparare tutta la vita, ciò che un percorso di studi come quello economico, e dell'economia politica in particolare, può dare".
Un metodo per analizzare e affrontare i rapidi cambiamenti della società della conoscenza, dunque. "Come economisti", aggiunge, "sbagliamo tutto se pensiamo di acquisire solo competenze tecniche, che siano di bilancio, di gestione aziendale, di statistica o di marketing. Il nostro compito è invece quello di aiutare gli 'ingegneri' a far girare il mondo di oggi e soprattutto quello di domani".
Vittorio Maglia si è laureato alla Bocconi nel 1978 con una tesi sulle macchine utensili "messa a punto" proprio a casa dell'Unione costruttori italiani macchine utensili, dove ha lavorato negli ultimi mesi di università. E fin da subito ha cominciato a interessarsi alla tutela e alla promozione degli interessi delle associazioni di categoria, con l'attività prima nel settore dei macchinari, poi come direttore dell'Associazione italiana agenzie di pubblicità e infine con il passaggio a Federchimica, dove si è occupato del settore studi prima di passare alla direzione centrale analisi economiche e internazionalizzazione.
Parlando quindi di innovazione oggi, che secondo Maglia "è ancora più centrale nei processi di cambiamento di quanto non fosse in passato", è importante che i ragazzi colgano il vero senso della globalizzazione: "Da parte loro c'è una percezione parziale. La globalizzazione non è solo mondializzazione dei mercati, ma anche trasferimento in tempo reale dell'informazione e delle conoscenze. Le imprese possono vincere la sfida solo grazie al vantaggio competitivo dato dall'innovazione. Le tecniche oggi si trasferiscono molto velocemente, quindi il modo per poter competere con le aziende dei paesi emergenti è puntare sulle conoscenze e competenze scientifiche all'avanguardia. E per fare questo è fondamentale il dialogo tra università e imprese, altrimenti avremo ragazzi che non potranno dare subito e completamente il proprio contributo e imprese che non riusciranno a innovare come devono fare".