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Cern, ricadute da fine del mondo

, di Fabio Todesco
La ricerca di base porta cambiamenti nei processi produttivi, apre nuove possibilità e migliora la qualità della vita. Anche quella incarnata dall’Lhc

Gli esperimenti del Large hadron collider (Lhc) avviati oggi al Cern di Ginevra arriveranno a costare, secondo le stime di National Geographic, 6,4 miliardi di euro. Non ne risulterà alcun buco nero, ma è lecito pensare che, miglioramento della conoscenza scientifica a parte, l'eredità non si limiti a un nuovo logo di Google e alla nascita del genere musicale del rap scientifico. Neppure il segno già lasciato nella cultura popolare, attraverso Angeli e demoni di Dan Brown, altri romanzi minori e l'episodio di un paio di serie televisive e radiofoniche giustifica un investimento del genere.

La buona notizia è che la ricerca di base ha sempre delle importanti ricadute economiche, anche se queste sono spesso differite nel tempo e non facili da quantificare. "La letteratura indica una forchetta piuttosto ampia, con un indotto valutabile tra il 20 e il 25% dei costi", afferma Stefano Brusoni del Cespri, il Centro studi sui processi di innovazione e internazionalizzazione dell'Università Bocconi, "e gli esempi sono numerosissimi". Il forno a microonde è stato brevettato da una società fornitrice della Nasa e realizzato perché l'ente spaziale americano aveva bisogno di un forno capace di funzionare senza scambi con l'esterno, per scaldare i cibi agli astronauti in quarantena al rientro dallo spazio. Una tecnica di medicina nucleare come la Pet (tomografia a emissione di positroni) deriva dalla ricerca sull'antimateria, mentre scaturisce dalla ricerca spaziale pressoché ogni innovazione aeronautica e il nucleare civile è una conseguenza della ricerca per il nucleare militare.

"Le difficoltà di quantificazione delle ricadute", prosegue Brusoni, "derivano anche dallo scarto temporale tra la ricerca di base e la comparsa delle sue applicazioni, che può variare dai due ai dieci anni. Esperimenti come quelli del Cern costituiscono sempre una sfida ingegneristica che ha conseguenze importanti. Nel caso dell'Lhc è facile immaginare che lo sviluppo del software di controllo necessario possa avere ricadute nel settore aeronautico, per esempio, ma anche le tecniche di visualizzazione e le conoscenze sul comportamento dei materiali in condizioni estreme porteranno miglioramenti in molti processi industriali e forse il punto di vista quantitativo non è neppure il più corretto. La ricerca di base comporta cambiamenti strutturali e qualitativi nel modo di fare le cose. Sono modifiche strutturali perché ci consentono di fare cose che, prima, non potevamo fare: si pensi alla possibilità di andare in vacanza alle Maldive in una settimana, grazie ai miglioramenti del trasporto aereo. Sono modifiche qualitative perché migliorano la qualità della nostra vita. Ma come si può quantificare la flessibilità e il risparmio di tempo ottenuti grazie al forno a microonde?".