Cartelle cliniche elettroniche per due
L'adozione di sistemi informativi per la gestione della cartella clinica elettronica (Emr, electronic medical record) rappresenta oggi un'innovazione fondamentale che può assicurare il governo complessivo del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale e facilitare una migliore performance delle aziende sanitarie e la qualità dei servizi che esse erogano. Alcune aziende sanitarie italiane hanno introdotto sistemi basati sull'Emr, ma rimangono ancora diverse barriere all'implementazione. Uno degli ostacoli è legato alla capacità di misurarne gli effetti in modo oggettivo. Nonostante la diffusa percezione che la loro adozione possa migliorare la produttività e l'efficienza delle aziende e del sistema sanitario, gli impatti che essi generano non sono misurabili esclusivamente attraverso un'analisi effettuata mediante l'ausilio di indicatori economico-finanziari o valutazioni di costi e ricavi, come avviene nel settore privato. Perciò è necessario definire un modello di valutazione degli impatti in grado di cogliere molteplici dimensioni: gli effetti sui processi organizzativi, sugli output e outcome rispetto ai processi di cura, sulla clinical governance e, più in generale, il contributo alla tutela della salute. Ad oggi mancano modelli maturi, che oltre a delineare a livello teorico dimensioni e variabili di impatto, contestualizzino tali dimensioni in un set di indicatori misurabile e applicabile al contesto sanitario. Abbiamo dunque definito un modello di valutazione degli impatti delle innovazioni tecnologiche che fosse applicabile e replicabile in contesti e situazioni molteplici e differenziate.
Tale modello è stato testato in due aziende che presentano caratteristiche differenti per tipo e complessità: una è un'azienda ospedaliera con quattro presidi, l'A.O. Ospedale Civile di Legnano, mentre l'altra è peculiare perché si tratta dell'unica azienda sanitaria presente sul territorio regionale, l'U.S.L. Valle d'Aosta. Complessivamente le due aziende presentano impatti simili, ma con diverso grado d'intensità. In particolare l'analisi dei dati evidenzia che gli impatti più significativi per entrambe le aziende si manifestano sulla dimensione efficienza seppure con variazioni importanti, legate alla differenza di tempo che è intercorso dall'introduzione del sistema.Ad Aosta, ad esempio, i recuperi in termini di efficienza sono particolarmente significativi: su una scala da 1 a 10, il guadagno di tempo raggiunge un indice di 7,8. Questo significa che, secondo il personale medico e infermieristico, grazie alla cartella clinica elettronica ad esempio si risparmiano, nel 100% dei casi, 70 minuti per reperire il diario clinico del paziente.Le altre dimensioni del modello non mostrano al momento risultati altrettanto significativi, ma tale dato è riconducibile alla fase di implementazione in cui si trova questa azienda, in quanto alcuni tipi di impatto, come quelli sulla clinical governance e la qualità dei servizi, si evidenziano più a lungo termine.Lo dimostrano ad esempio i risultati emersi dall'Ospedale di Legnano, dove il sistema è stato implementato prima. Seppure l'impatto più evidente è sull'efficienza (che riporta un punteggio totale di 5,9 su 10), i risultati su efficacia, qualità del servizio e clinical governance appaiono più positivi rispetto ad Aosta. In particolare, sull'efficacia, il personale medico e infermieristico riconosce vantaggi nella riduzione dei rischi per il paziente, nello snellimento dei processi e nell'efficacia organizzativa.