Contatti

In Bocconi è l'ora di Carbonara

, di Francesco Elli
Il giovane pianista, considerato una delle stelle più promettenti del panorama musicale, si esibirà in concerto giovedì 27 marzo

Ad appena due settimane di distanza dall'applauditissimo concerto di Marco Pasini, l'Aula Magna dell'università Bocconi torna a riempirsi delle note di un pianoforte. Protagonista, nella serata di giovedì 27 marzo, sarà il non ancora trentenne Michelangelo Carbonara, salernitano di nascita, di cui il Times ha detto: "pianista straordinario... diventerà uno dei più grandi di sempre".

D'altra parte che Carbonara fosse un predestinato lo si era capito da quando a cinque anni iniziò a studiare pianoforte e, a soli sei anni, fece le sue prime esibizioni in pubblico. Formatosi sotto la guida di Sergio Perticaroli, William Grant Naboré e Fou Ts'ong, a soli diciassette anni si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ottenendo tre anni più tardi la borsa di studio quale miglior diplomato dell'anno nella classe di Sergio Perticaroli presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, più giovane diplomato nella storia dell'Accademia (primato condiviso con Daniel Barenboim).

La sua formazione è proseguita, poi, all'estero, in Austria e in Francia in particolare, dove ha potuto beneficiare dei consigli di alcuni tra i più famosi pianisti del mondo. Dal 2001 è stato ininterrottamente scelto nel novero di sette giovani pianisti selezionati ogni anno tra centinaia di richieste provenienti da tutto il mondo, per seguire le esclusive masterclasses presso l'International Piano Foundation "Theo Lieven" di Cadenabbia e l'International Piano Academy Lake-Como presieduta da Martha Argerich e diretta da William Grant Naboré.

Ha vinto diciassette premi internazionali e nel dicembre 2005 è stato scelto quale testimonial della musica italiana al Premio Nazionale delle Arti indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ha suonato in diversi Paesi del mondo, tra cui la Cina e gli Stati Uniti dove, nel giugno del 2007, ha debuttato alla Carnegie Hall di New York. Nel 2006, invece, in occasione dell'anno mozartiano, ha preparato l'integrale dei 27 concerti di Mozart, debuttando con l'Orchestra Sinfonica "Verdi" nella doppia veste di solista e direttore.

In Bocconi Michelangelo Carbonara eseguirà un programma impegnativo, iniziando con cinque Sonate di Domenico Scarlatti; Da Le Tombeau de Couperin e Da Miroirs di Maurice Ravel, per concludere con la splendida Sonata n. 3 Op. 5 in fa minore di Johannes Brahms. Una sonata, questa composta dal maestro tedesco a soli vent'anni, grandiosa ed eroica. Divisa addirittura in cinque tempi (uno in più rispetto ai canonici quattro), si apre con un energico Allegro Maestoso per proseguire con un Andante espressivo dai toni "notturni" e uno Scherzo molto movimentato. Segue poi un Intermezzo cui Brahms diede il sottotitolo Rückblick (ricordo) per concludersi con un fastoso Fianle: allegro moderato ma rubato, che richiama in alcuni motivi i temi precedenti della grandiosa sonata. Un concerto veramente da non perdere.