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Azzerata la crescita: una brusca frenata per il lusso

, di Fabio Todesco
Presentato questa mattina a Milano Fashion and Luxury Insight, il rapporto di Sda Bocconi, Altagamma, Ernst & Young sulla salute dei grandi gruppi internazionali quotati

Per un'industria come quella del lusso, che raggiungeva tassi di crescita a due cifre solo due anni fa, il +3,2% del fatturato ottenuto nell'anno finanziario 2008 è un indicatore di difficoltà, evidenzia Fashion and Luxury Insight, il rapporto annuale di Sda Bocconi, Altagamma e Ernst & Young sullo stato di salute delle grandi società quotate del settore, presentato oggi a Milano.

Il rapporto analizza i bilanci di 68 società quotate in tutto il mondo con vendite superiori ai 200 milioni di euro ciascuna e un fatturato complessivo di 224 miliardi di euro l'anno.

I dati rivelano una crescita del fatturato che si riduce al 3,2% (9,4% nel 2007), un margine operativo lordo (ebitda) del 13% (da 15,3%) e un risultato operativo (ebit) dell'8,3% (da 11,9%). Ancora più marcata la discesa della redditività degli investimenti (Roi al 9,4% dal 14,2%) e addirittura negativa la redditività del capitale proprio (-1,1%, dal +15,7% del 2007). Il trend negativo della redditività è da collegare soprattutto a svalutazioni straordinarie e perdite finanziarie.

L'industria denuncia ancora un'eccessiva rigidità, tanto che le difficoltà di mercato si sono tradotte in un maggiore peso del capitale circolante, che passa al 20,2% delle vendite, rispetto al 18,8% dell'anno precedente, con immediati riflessi sulla generazione di cassa, che si riduce dal 10,3% all'8,3% del fatturato.

Non si è assistito, invece, a una marcata riduzione degli investimenti, che si attestano al 4,9% delle vendite, rispetto al 6% del 2007. "Le imprese non hanno rinunciato alle aperture di nuovi negozi già pianificate", sostiene Barbara Rovetta della Sda Bocconi, coautrice del rapporto, "ma tali aperture non sono più il driver principale di crescita del settore. Le parole d'ordine, oggi, sono efficienza e disciplina, ma solo una piccola parte delle imprese è riuscita a controbilanciare la crisi di vendite con miglioramenti nell'implementazione delle strategie".

In un quadro così incerto, le imprese italiane non brillano. Sono sotto la media sia per crescita del fatturato (1,6% contro 3,2%), sia per redditività degli investimenti (8% contro 9,4%).

"Le aziende italiane scontano inoltre l'aspetto dimensionale che negli ultimi anni si è dimostrato un fattore particolarmente importante per poter sostenere gli investimenti e per poter fronteggiare la crisi. Di conseguenza, per gli operatori italiani gli aspetti di focalizzazione, di ricerca dell' efficienza e di capacità realizzative risulteranno ancora più determinanti nel migliorare le performance complessive", dichiara Paolo Cavosi, partner Ernst & Young.

"I settori più rappresentati nelle classifiche delle imprese migliori sono la pelletteria e il retail. Interessante notare l'assenza tra i best performer per redditività di quasi tutti i grandi player del lusso: è sempre più difficile ottenere rendimenti interessanti dagli investimenti necessari al mantenimento di un posizionamento esclusivo", sostiene Giorgio Brandazza di Sda Bocconi, coautore del rapporto.

A resistere meglio alla situazione di crisi sono le imprese di dimensioni maggiori. Quelle con un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro superano quelle al di sotto del miliardo per redditività degli investimenti (14,8% contro 5,1%), risultato operativo (12,7% contro 4,8%) e generazione di cassa (12% del fatturato contro 4,7%).

"Il 2008 rappresenta per le aziende considerate da queste analisi un anno a due facce" afferma Armando Branchini, segretario generale di Altagamma e coautore della ricerca. "La prima parte dell'anno ha visto performance positive in tutti i mercati del mondo (Giappone escluso), continuando il trend di grande sviluppo economico che era iniziato nel lontano 2004. Il secondo semestre 2008 e soprattutto dopo la notizia del fallimento di Lehmann Brothers nel settembre 2008 ha iniziato il periodo negativo che trova nel corrente 2009 il suo punto peggiore".

GLI INDICATORI FINANZIARI DEL SETTORE

Indicatore Media settore
Crescita del fatturato 3,2%
Redditività degli investimenti (Roi) 9,4%
Redditività del capitale proprio
-1,1%
Risultato operativo (Ebit) 8,3%
Rotazione delle attività 1,31
Margine operativo lordo (Ebitda) 13%
Cash flow netto su fatturato 8,3%
Debito su capitale proprio 0,7
Current ratio (attività correnti su passività correnti) 2,36
Intangibili su capitale totale 16,5%
Capitale fisso su capitale totale 45,2%
Capitale circolante su fatturato 20,2%
Giorni per il pagamento 41
Investimenti in attività caratteristica su deprezzamento 124,5%
Investimenti totali su fatturato 4,9%

Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008

TOP TEN PER AUMENTO DI FATTURATO

Società Paese Segmento Aumento fatturato
Deckers outdoor
Usa Pelletteria 54%
G-III apparel group Usa Accessori 37%
Gildan activewear Can Sportivo 30%
Coach Usa Pelletteria 22%
Urban outfitter Usa Fashion retail 22%
Burberry Uk Abbigliamento 21%
Geox Ita Pelletteria 16%
Guess Usa Abbiglaimento 14%
Hennes&Mauritz Sve Fashion retail 13%
Collective brands Usa Fashion retail 13%

Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008

TOP TEN PER ROI

Società Paese Segmento Roi
Coach Usa Pelletteria 50%
Hennes&Mauritz Sve Fashion retail 39%
Esprit Asia Fashion retail 35%
Genesco Usa Pelletteria 32%
Next Uk Fashion retail 27%
Guess Usa Abbigliamento 26%
Geox Ita Pelletteria 26%
Deckers outdoor Usa Pelletteria 24%
Urban outfitter Usa Fashion retail 23%
Wolverine world wide Usa Pelletteria 21%

Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008

TOP TEN PER EBIT

Società Paese Segmento Ebit
Coach Usa Pelletteria 36%
Hermes Fra Pelletteria 25%
Esprit Asia Fashion retail 24%
Hennes&Mauritz Sve Fashion retail 23%
Swatch Svi Gioielli/Orologi 21%
Dior Fra Conglomerato 19%
Geox Ita Pelletteria 19%
Richemont Svi Gioielli/Orologi 18%
Tod's Ita Pelletteria 18%
Genesco Usa Pelletteria 17%

Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008

TOP TEN PER GENERAZIONE DI CASSA

Società Paese Segmento Generazione
Coach Usa Pelletteria 25%
Revlon Usa Bellezza 20%
Hennes&Mauritz Sve Fashion retail 18%
Esprit Asia Fashion retail 17%
Inditex Spa Fashion retail 16%
Luxottica Ita Occhialeria 16%
L'Oreal Fra Bellezza 15%
Swatch Svi Gioielli/Orologi 15%
Hermes Fra Pelletteria 15%
Debenhams Uk Department stores 14%

Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008