Azzerata la crescita: una brusca frenata per il lusso
Per un'industria come quella del lusso, che raggiungeva tassi di crescita a due cifre solo due anni fa, il +3,2% del fatturato ottenuto nell'anno finanziario 2008 è un indicatore di difficoltà, evidenzia Fashion and Luxury Insight, il rapporto annuale di Sda Bocconi, Altagamma e Ernst & Young sullo stato di salute delle grandi società quotate del settore, presentato oggi a Milano.
Il rapporto analizza i bilanci di 68 società quotate in tutto il mondo con vendite superiori ai 200 milioni di euro ciascuna e un fatturato complessivo di 224 miliardi di euro l'anno.
I dati rivelano una crescita del fatturato che si riduce al 3,2% (9,4% nel 2007), un margine operativo lordo (ebitda) del 13% (da 15,3%) e un risultato operativo (ebit) dell'8,3% (da 11,9%). Ancora più marcata la discesa della redditività degli investimenti (Roi al 9,4% dal 14,2%) e addirittura negativa la redditività del capitale proprio (-1,1%, dal +15,7% del 2007). Il trend negativo della redditività è da collegare soprattutto a svalutazioni straordinarie e perdite finanziarie.
L'industria denuncia ancora un'eccessiva rigidità, tanto che le difficoltà di mercato si sono tradotte in un maggiore peso del capitale circolante, che passa al 20,2% delle vendite, rispetto al 18,8% dell'anno precedente, con immediati riflessi sulla generazione di cassa, che si riduce dal 10,3% all'8,3% del fatturato.
Non si è assistito, invece, a una marcata riduzione degli investimenti, che si attestano al 4,9% delle vendite, rispetto al 6% del 2007. "Le imprese non hanno rinunciato alle aperture di nuovi negozi già pianificate", sostiene Barbara Rovetta della Sda Bocconi, coautrice del rapporto, "ma tali aperture non sono più il driver principale di crescita del settore. Le parole d'ordine, oggi, sono efficienza e disciplina, ma solo una piccola parte delle imprese è riuscita a controbilanciare la crisi di vendite con miglioramenti nell'implementazione delle strategie".
In un quadro così incerto, le imprese italiane non brillano. Sono sotto la media sia per crescita del fatturato (1,6% contro 3,2%), sia per redditività degli investimenti (8% contro 9,4%).
"Le aziende italiane scontano inoltre l'aspetto dimensionale che negli ultimi anni si è dimostrato un fattore particolarmente importante per poter sostenere gli investimenti e per poter fronteggiare la crisi. Di conseguenza, per gli operatori italiani gli aspetti di focalizzazione, di ricerca dell' efficienza e di capacità realizzative risulteranno ancora più determinanti nel migliorare le performance complessive", dichiara Paolo Cavosi, partner Ernst & Young.
"I settori più rappresentati nelle classifiche delle imprese migliori sono la pelletteria e il retail. Interessante notare l'assenza tra i best performer per redditività di quasi tutti i grandi player del lusso: è sempre più difficile ottenere rendimenti interessanti dagli investimenti necessari al mantenimento di un posizionamento esclusivo", sostiene Giorgio Brandazza di Sda Bocconi, coautore del rapporto.
A resistere meglio alla situazione di crisi sono le imprese di dimensioni maggiori. Quelle con un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro superano quelle al di sotto del miliardo per redditività degli investimenti (14,8% contro 5,1%), risultato operativo (12,7% contro 4,8%) e generazione di cassa (12% del fatturato contro 4,7%).
"Il 2008 rappresenta per le aziende considerate da queste analisi un anno a due facce" afferma Armando Branchini, segretario generale di Altagamma e coautore della ricerca. "La prima parte dell'anno ha visto performance positive in tutti i mercati del mondo (Giappone escluso), continuando il trend di grande sviluppo economico che era iniziato nel lontano 2004. Il secondo semestre 2008 e soprattutto dopo la notizia del fallimento di Lehmann Brothers nel settembre 2008 ha iniziato il periodo negativo che trova nel corrente 2009 il suo punto peggiore".
GLI INDICATORI FINANZIARI DEL SETTORE
Indicatore | Media settore |
Crescita del fatturato | 3,2% |
Redditività degli investimenti (Roi) | 9,4% |
Redditività del capitale proprio |
-1,1% |
Risultato operativo (Ebit) | 8,3% |
Rotazione delle attività | 1,31 |
Margine operativo lordo (Ebitda) | 13% |
Cash flow netto su fatturato | 8,3% |
Debito su capitale proprio | 0,7 |
Current ratio (attività correnti su passività correnti) | 2,36 |
Intangibili su capitale totale | 16,5% |
Capitale fisso su capitale totale | 45,2% |
Capitale circolante su fatturato | 20,2% |
Giorni per il pagamento | 41 |
Investimenti in attività caratteristica su deprezzamento | 124,5% |
Investimenti totali su fatturato | 4,9% |
Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008
TOP TEN PER AUMENTO DI FATTURATO
Società | Paese | Segmento | Aumento fatturato |
Deckers outdoor |
Usa | Pelletteria | 54% |
G-III apparel group | Usa | Accessori | 37% |
Gildan activewear | Can | Sportivo | 30% |
Coach | Usa | Pelletteria | 22% |
Urban outfitter | Usa | Fashion retail | 22% |
Burberry | Uk | Abbigliamento | 21% |
Geox | Ita | Pelletteria | 16% |
Guess | Usa | Abbiglaimento | 14% |
Hennes&Mauritz | Sve | Fashion retail | 13% |
Collective brands | Usa | Fashion retail | 13% |
Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008
TOP TEN PER ROI
Società | Paese | Segmento | Roi |
Coach | Usa | Pelletteria | 50% |
Hennes&Mauritz | Sve | Fashion retail | 39% |
Esprit | Asia | Fashion retail | 35% |
Genesco | Usa | Pelletteria | 32% |
Next | Uk | Fashion retail | 27% |
Guess | Usa | Abbigliamento | 26% |
Geox | Ita | Pelletteria | 26% |
Deckers outdoor | Usa | Pelletteria | 24% |
Urban outfitter | Usa | Fashion retail | 23% |
Wolverine world wide | Usa | Pelletteria | 21% |
Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008
TOP TEN PER EBIT
Società | Paese | Segmento | Ebit |
Coach | Usa | Pelletteria | 36% |
Hermes | Fra | Pelletteria | 25% |
Esprit | Asia | Fashion retail | 24% |
Hennes&Mauritz | Sve | Fashion retail | 23% |
Swatch | Svi | Gioielli/Orologi | 21% |
Dior | Fra | Conglomerato | 19% |
Geox | Ita | Pelletteria | 19% |
Richemont | Svi | Gioielli/Orologi | 18% |
Tod's | Ita | Pelletteria | 18% |
Genesco | Usa | Pelletteria | 17% |
Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008
TOP TEN PER GENERAZIONE DI CASSA
Società | Paese | Segmento | Generazione |
Coach | Usa | Pelletteria | 25% |
Revlon | Usa | Bellezza | 20% |
Hennes&Mauritz | Sve | Fashion retail | 18% |
Esprit | Asia | Fashion retail | 17% |
Inditex | Spa | Fashion retail | 16% |
Luxottica | Ita | Occhialeria | 16% |
L'Oreal | Fra | Bellezza | 15% |
Swatch | Svi | Gioielli/Orologi | 15% |
Hermes | Fra | Pelletteria | 15% |
Debenhams | Uk | Department stores | 14% |
Fonte: Fashion&Luxury Insight, FY 2008