Reti che raccolgono denaro
Un gruppo di ricerca coordinato da Fernando Vega-Redondo (Dipartimento di Scienze delle Decisioni e Igier) sta conducendo un interessante esperimento in Ghana. Parole chiave - microfinanza, sviluppo, reti sociali, imprenditorialità. Obiettivo - valutare in modo empirico se la partecipazione a reti sociali sia in grado di migliorare notevolmente la qualità delle idee imprenditoriali proposte a un programma di microcredito in un paese in via di sviluppo.
La microfinanza si è diffusa in vari paesi in via di sviluppo e ha reinterpretato il modo in cui oggi si concepisce lo sviluppo economico. Tuttavia è opinione comune che nella maggior parte dei casi essa non sia riuscita a innescare traiettorie stabili di sviluppo. Per descrivere il suo effetto limitato Vega-Redondo usa la metafora delle forbici: per tagliare, le forbici devono avere due lame e la sola disponibilità di credito non è sufficiente. La seconda lama è costituita dalla capacità di generare idee davvero innovative, che potrebbero avere notevole impatto economico, e dall'imprenditorialità necessaria per mettere queste idee in pratica. Vega-Redondo aggiunge che la partecipazione a reti sociali diversificate e ampie facilita la diffusione delle idee.
Qual è il modo migliore di introdurre le reti sociali negli ambienti rurali di paesi in via di sviluppo tipicamente piccoli, isolati e senza solide infrastrutture? "La tecnologia internet potrebbe rispondere a quella domanda", suggerisce Vega-Redondo. "Anche le persone che abitano in luoghi remoti dell'Africa e dell'Asia hanno connessioni wireless a Internet che migliorano di giorno in giorno. L'accesso a internet sempre più diffuso facilita l'interazione sociale su larga scala e questo potrebbe avere importanti effetti economici".
Vega-Redondo e il suo team hanno ideato un esperimento randomizzato nel Ghana, i cui partecipanti accedono a Internet con uno smartphone, mentre un'applicazione apposita consente di postare i progetti preliminari, scambiarsi opinioni, coordinarsi ed eventualmente presentare richieste di prestito congiunte. Per testare la loro ipotesi Vega-Redondo e il suo team hanno diviso i partecipanti in due gruppi: il primo partecipa all'iniziativa di microcredito e usa l'applicazione, mentre il secondo partecipa solo all'iniziativa di microcredito. La caratteristica importante di questo esperimento è che i prestiti (piuttosto rilevanti dal punto di vista economico) saranno concessi solo ai progetti davvero creativi e imprenditoriali.
L'aspettativa è che i progetti proposti da chi ha accesso a un social network attraverso l'applicazione saranno più innovativi e imprenditoriali degli altri.
L'esperimento è condotto in collaborazione con i ricercatori delle università di Stanford, Siena e Stoccolma. Inoltre partecipano ONG Village Exchange Ghana (provider di microcredito), Airtel (uno dei principali provider mondiali di telefonia, che qui offre accesso gratuito a Internet e assistenza hardware e software) e Facebook (che ha creato l'applicazione smartphone e analizzerà i suoi dati).