Quando le norme sociali influenzano l'alimentazione
La scarsità di cibo e la diseguale distribuzione del reddito non bastano a spiegare i livelli di sottonutrizione che si registrano in molti paesi in via di sviluppo – nei quali risiede il 98% della popolazione sottonutrita al mondo. "La nostra tesi", scrivono Eliana La Ferrara e Annamaria Milazzo in Sviluppo e nutrizione. Il ruolo delle norme sociali (Egea, 2015, 144 pagine, scaricabile gratuitamente in edizione italiana o inglese registrandosi a mybook.egeaonline.it dal 22 aprile), "è che, quando si tratta della disponibilità di cibo, un ruolo importante è svolto dalle norme sociali e, in primo luogo, da norme consuetudinarie come quelle collegate alla proprietà e alla trasmissione ereditaria della terra, che influenzano gli incentivi a innovare, a investire in agricoltura e, quindi, in definitiva, la produzione".
Il libro raccoglie la parte di risultati di ricerca della Cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in Economia dello sviluppo, di cui è titolare La Ferrara, che riguardano la nutrizione e viene pubblicato in occasione di Expo 2015.
Dopo una rassegna della letteratura riguardo le norme sociali che influenzano le economie informali dei paesi in via di sviluppo, il libro espone i risultati di un esperimento naturale, reso possibile dall'introduzione a metà anni '80, nel Ghana, di una norma di legge che ha reso possibile la trasmissione dei diritti di proprietà della terra ai figli maschi anche nell'etnia Akan presso la quale, fino ad allora, la proprietà era automaticamente devoluta al gruppo di parentela matrilineare. Ebbene, il provvedimento, notano le ricercatrici, ha portato a un miglioramento della nutrizione dei bambini maschi, attraverso un accresciuto investimento nella salute da parte dei genitori. Ne è la riprova il fatto che i maschi Akan abbiano colmato il gap di statura di cui soffrivano rispetto ai maschi di altre etnie.
Il libro sarà presentato, mercoledì 22 aprile, nel corso di un convegno ("Sviluppo economico e nutrizione / Economic development and nutrition", ore 16, Aula Magna via Gobbi 5) al quale interverranno, oltre alle autrici (Milazzo è, oggi, ricercatrice della Banca Mondiale, ma i risultati presentati fanno riferimento a un periodo in cui svolgeva la sua attività alla Bocconi), Lawrence Haddad, senior research fellow dell'International food policy research institute, Emanuela Galasso, ricercatrice della Banca mondiale, e Carlo Cafiero, statistico senior della Fao.