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Quando il bisogno aguzza la creativita'

, di Claudio Todesco
Emanuela Prandelli e Paola Cillo hanno sfidato due gruppi di studenti a realizzare una creazione di moda con vincoli di risorse e stanno comparando i risultati con quelli di chi non era sottoposto a limitazioni

Secondo alcuni, i vincoli ostacolano la creatività. Per altri, al contrario, stimolano la ricerca di soluzioni alternative. Emanuela Prandelli e Paola Cillo (Dipartimento di Management e Tecnologia), hanno ideato un esperimento per misurare se la creatività individuale è influenzata dalla presenza di vincoli.

In particolare, hanno sviluppato un questionario per investigare gli effetti di due tipi di vincolo sul risultato di un processo creativo nell'ambito della moda. Centocinquanta studentesse sono state divise in tre gruppi, uno di controllo e due sperimentali. Tutte hanno ricevuto il medesimo input: creare tramite la piattaforma online Polyvore un outfit per un'occasione formale. Il primo gruppo non ha avuto alcun tipo di vincolo, al secondo è stato dato un budget limitato, al terzo è stato concesso un numero massimo di pezzi da utilizzare.

Perciò, gli individui sono più creativi quando sono sottoposti a vincoli o quando sono lasciati completamente liberi? Prandelli e Cillo stanno elaborando i dati. Due esperti nel campo della moda esprimeranno un giudizio per ciascun outfit secondo parametri come creatività, innovazione, appropriatezza della soluzione rispetto al compito assegnato. "Durante la prova abbiamo tenuto traccia dei movimenti del mouse", spiega Prandelli. "Nessuno l'ha mai fatto prima in questo tipo di ricerca. Ora siamo in grado di capire se ci sono anchor item, ovvero prodotti cardine per la costruzione dell'outfit. Si parte dalla borsa oppure dalle scarpe? Dall'oggetto più costoso? Da un brand? E chi è stato sottoposto a vincoli agisce in modo differente?".

Il tracking permette anche di valutare quanto sia rilevante la sicurezza in se stessi quale variabile in grado di influenzare il processo di costruzione dell'outfit. I soggetti più creativi usano meno item perché sono più sicuri di sé? Oppure usano un approccio trial and error? Avremo le risposte in autunno, quando i risultati dello studio saranno resi noti.