Le universita' milanesi fanno fronte comune per le donne
Una lunga gestazione che finalmente sta assumendo una forma sempre più concreta: il Centro Interuniversitario per le Culture di Genere, nato dalla collaborazione di tutte e sette le università milanesi, è stato appena ratificato dal consiglio accademico dell'università Bocconi.
"Il progetto", spiega Paola Dubini, direttrice del corso di laurea in Economia e management per arte, cultura e comunicazione (Cleacc) e referente del Centro per la Bocconi, "è il frutto della decisione di tutte le università milanesi, pubbliche e private, di fare rete per tutelare le nuove culture di genere che esprimono il bisogno di autonomia e autodeterminazione delle donne". "Obiettivo primario del progetto", prosegue Dubini, che in Bocconi è anche coordinatrice del comitato Pari opportunità, "è mettere in discussione l'identità di genere cristallizzata che viene troppo spesso associata all'immagine femminile, specie nel nostro Paese, e preservare l'identità delle donne da stereotipi riduttivi".
Con la costituzione del Centro, le università milanesi lavorano insieme per promuovere analisi, ricerche e riflessioni, teoriche ed empiriche, che portino a fare emergere le esigenze di riconoscimento del merito e delle competenze femminili e diffondano questi risultati a livello pubblico per riqualificare quella che appare come una percezione limitata e riduttiva dell'identità della donna.
"Ogni università organizzerà eventi a rotazione", spiega Dubini; "in Bocconi, ad esempio, il progetto ha visto il coinvolgimento di gruppi di studenti che, sotto il coordinamento dalla professoressa Stefania Borghini, hanno affrontato la questione degli stereotipi femminili nella pubblicità, partendo dal celebre documentario educativo di Lorella Zanardo Il corpo delle donne, che ha suscitato molta eco qualche anno fa denunciando l'assuefazione della televisione italiana a un modello unico femminile, quello della velina".
"Il grande valore del Centro", conclude Dubini, "sta nella stretta collaborazione tra le diverse università, che si presentano unite in un fronte comune a sollevare la questione della rappresentazione della donna e ad avanzare richieste per un maggiore riconoscimento della dignità e delle competenze femminili con diversi interlocutori istituzionali, dal comune di Milano alla Rai".
All'iniziativa partecipano, oltre all'Università Bocconi, l'Università Bicocca, che per prima ospiterà il Centro nella propria sede, l'Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università Iulm, e l'Università San Raffaele.