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La trappola della memoria: gli investitori continuano a scommettere su un passato imperfetto

, di Andrea Costa
Una nuova ricerca mostra come i ricordi distorti dei guadagni del passato alimentino l’eccesso di fiducia e possano portare a decisioni finanziarie sbagliate

Pensate a un investitore che ricorda tutti gli anni in cui il suo portafoglio ha guadagnato valore, ma dimentica quelli in cui ha perso. Questo potrebbe influenzare il modo in cui l’investitore forma le aspettative sui risultati futuri e, in ultima analisi, il modo in cui l’investitore prende le decisioni di investimento.

Questo, in sostanza, è ciò che  la nuova ricerca “Investor Memory“, condotta da Katrin Gödker (Dipartimento di Finanza della Bocconi), Peiran Jiao (Università di Maastricht) e Paul Smeets (Università di Amsterdam) e pubblicata su The Review of Financial Studies: i nostri ricordi dei risultati degli investimenti non sono solo imperfetti, sono distorti. E questa distorsione ha conseguenze reali.

Il potere nascosto della memoria selettiva

Lo studio rivela che le persone “ricordano troppo i risultati positivi degli investimenti e poco quelli negativi”. In parole povere, gli investitori guardano al loro passato con occhiali rosa.

Questo può danneggiare la loro performance. Sulla base dei loro ricordi, formano convinzioni irrealisticamente ottimistiche sui loro investimenti, diventano troppo sicuri delle loro capacità di investimento rispetto agli altri e reinvestono troppo nelle loro attività rischiose.

La metodologia

Gli autori hanno condotto tre esperimenti in laboratorio e online coinvolgendo centinaia di soggetti in diversi Paesi. Gli esperimenti sono stati progettati per simulare le scelte finanziarie del mondo reale. Hanno poi studiato la catena completa: cosa ricordano gli investitori, come formano le aspettative sulla base di questi ricordi e come queste si traducono poi in decisioni.

Per identificare un effetto memoria, i ricercatori hanno lavorato sui tempi. Hanno infatti chiesto ai soggetti di riferire il loro ricordo dei risultati dell’investimento sia in un gruppo di controllo, subito dopo l’osservazione, sia in un gruppo di trattamento, una settimana dopo l’osservazione. In questo gruppo di trattamento, i soggetti hanno avuto una settimana di tempo per formare la memoria sui risultati ottenuti. I ricercatori hanno confrontato quindi il ricordo dei soggetti nel gruppo di controllo e in quello di trattamento. In questo modo si isola l’effetto reale della memoria da fattori alternativi, come l’attenzione o la salienza, che potrebbero influenzare ciò che gli individui ricordano.

Una settimana dopo aver osservato i risultati, gli intervistati ricordavano in media il 23% in più di guadagni e il 10% in meno di perdite rispetto a quanto effettivamente avvenuto. Come notano gli autori, questa distorsione positiva della memoria “offre una base cognitiva per spiegare perché i guadagni pesano più delle perdite quando si impara dalle esperienze” nei mercati finanziari.

La psicologia dietro i pregiudizi

Perché questo accade? I ricercatori indicano due ragioni fondamentali, in linea con la memoria motivata:

  1. Scelta attiva: gli investitori vogliono sentirsi soddisfatti delle loro scelte, soprattutto di quelle che fanno attivamente. Negli esperimenti, le persone hanno mostrato la distorsione della memoria solo quando hanno scelto da sole l’investimento, non quando è stato assegnato loro in modo casuale.
  2. Soppressione della memoria: Le persone sembrano “sopprimere i ricordi dei risultati negativi piuttosto che dimenticarli”, soprattutto quando la verità minaccia la loro immagine di investitori competenti.

Katrin Gödker aggiunge che “le persone spesso ignorano le informazioni disponibili, a causa del cosiddetto effetto struzzo, dell’avversione al rimpianto o dell’interesse a mantenere un rendimento positivo. Quando le persone non cercano informazioni oggettive, potrebbero prendere decisioni di investimento fuorviate dalla loro memoria soggettiva.

Lezioni per i non trader

“La memoria [...] è il diario che tutti portiamo con noi”. - Oscar Wilde

Anche senza essere trader professionisti, c’è da imparare. Ogni volta che si guarda al passato, che si tratti di decisioni finanziarie, professionali o personali, è probabile che lo si faccia con gli occhiali rosa: le persone ricordano ciò che vogliono credere.

Questa distorsione positiva della memoria può avere implicazioni significative sul modo in cui le persone imparano dalle esperienze passate. Come scrivono gli autori, “se gli investitori dimenticano le loro perdite, non possono imparare dai loro fallimenti”. Lo stesso vale per gli amministratori delegati e gli investimenti eccessivi, per i giocatori d’azzardo quando perdono o per gli automobilisti con frequenti multe per eccesso di velocità.

Un invito a ricordare

Per le autorità di regolamentazione e i consulenti finanziari, questo studio sottolinea l’importanza non solo di informare gli investitori, ma anche di ricordare loro, in modo affidabile e accurato, i risultati ottenuti in passato. Dopo tutto, i ricordi svaniscono, ma le conseguenze finanziarie no.

KATRIN GOEDKER

Bocconi University
Dipartimento di Finanza