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Justin Frosini discute di democrazia in Ghana

, di Fabio Todesco
Alla conferenza "Constitutional Design and Conflict Management in Africa" ad Austin, Texas

Justin Frosini (Dipartimento di Studi Giuridici e Center for Constitutional Studies and Democratic Development) è stato uno di sette preminenti accademici a presentare un case study, martedì 15 novembre, alla conferenza Constitutional Design And Conflict Management In Africa ad Austin, Texas, promossa dal programma Climate Change and African Political Stability (CCAPS), che gode di un finanziamento del Dipartimento di Stato americano.

Il suo case study, Constitutional Design and Conflict Management in Ghana: The Dog that Doesn't Bite, but Sometimes Barks..., si occupa di episodi traumatici e conflitto in Ghana.

Abstract: Prima nazione dell'Africa subsahariana ad ottenere l'indipendenza, il Ghana è spesso dipinto come un'isola di pace e democrazia all'interno del panorama africano. Dalla dominazione coloniale, passando attraverso una fase di monarchia parlamentare, fino all'attuale repubblica presidenziale, il percorso del Ghana verso la democrazia è durato 60 anni, e non è stato certo privo di problemi. Come questa neonata democrazia sia riuscita a mantenersi sostanzialmente stabile, nonostante i numerosi ostacoli incontrati lungo il cammino, è una domanda che pare necessario porsi. Il presente contributo si inquadra all'interno di un più ampio progetto relativo al Constitutional Design and Conflict Management in Africa ed esamina sei episodi traumatici della recente storia ghanese, mettendo in luce come l'assetto costituzionale, assieme ad altri fattori, abbia contribuito a mitigare tali shocks, neutralizzandone il potenziale conflittuale. L'analisi dei sei momenti critici - la costruzione della Diga sul fiume Volta, l'episodio dell'Apollo 586 e il caso Sallah, l'espulsione dalla Nigeria di 1.500.000 ghanesi e il loro successivo ritorno in Ghana negli anni '80 ed infine le elezioni presidenziali e parlamentari del 1992, 2000 e 2008 - getta luce sull'interazione di vari fattori sociali, economici, storici e culturali e dunque sulla multidimensionalità del sistema politico ghanese. Il presente contributo suggerisce, infine, alcune riforme costituzionali in settori chiave, capaci di rafforzare quella che in molti considerano una democrazia consolidata nel contesto africano.